Alonso, scelta di vita romantica

In pista per oltre 80 giorni: la sua fame resta intatta

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Tra Formula 1 e Mondiale Endurance nel 2018 Fernando Alonso sarà attivo in pista per oltre 80 giorni, alternando volanti griffati McLaren e Toyota. Una scelta di vita che ha un sapore romantico, qualcosa che ci riporta indietro nel tempo, quando i piloti di Formula 1 correvano anche a Le Mans e si scannavano pure nel Campionato Europeo di Formula 2. Alonso non si è mai considerato parte del gregge, nel senso della nuova generazione di piloti allevati in batteria. Nando ha agito sempre e comunque seguendo il suo istinto. Istinto che talvolta lo ha portato a effettuare scelte sbagliate, ma alla fine lui ci ha sempre e comunque messo la faccia.

Alonso ha una voglia matta di correre, di esplorare i suoi limiti in altre discipline. Lo avevamo visto protagonista di una sfortunata 500 Miglia di Indianapolis, è reduce da una 24 ore di Daytona trascorsa nell'anonimato delle retrovie. Eppure la sua fame resta intatta. Siamo alle prese con un gigante nella storia delle corse che non ha paura di confrontarsi con altre realtà e non le ha mai snobbate. In fondo si tratta dell'evoluzione naturale del ragazzino che partiva in macchina con papà da Oviedo per andare a correre sui go kart a Lecce, 2600 chilometri attraversando Spagna, Francia e Italia e altrettanti per tornare a casa dopo la gara. Complimenti alla McLaren che ha assecondato le sue richieste, sottolineando un'elasticità non comune nell'ambiente della Formula 1 moderna.

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