RAZZISMO

Formula 1, Hamilton e il caso Floyd: "Sopraffatto dalla rabbia"

La F1 si schiera a fianco del suo uomo simbolo: "Siamo con te e con tutte le persone che lottano contro il razzismo"

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Lewis Hamilton torna a dire la sua in merito alla vicenda di George Floyd e ad alzare la voce contro ogni forma di razzismo. Lo fa con toni piuttosto duri, incassando questa volta il pieno supporto della Formula 1, dopo che nei giorni scorsi il campione inglese aveva lamentato un certo "silenzio" da parte dei suoi colleghi e della sua organizzazione: "Sono completamente sopraffatto dalla rabbia alla vista di un tale sfacciato disprezzo nei confronti della vita della nostra gente - ha scritto in un lungo post su Instagram - L'ingiustizia che i nostri fratelli e le nostre sorelle devono affrontare in tutto il mondo, giorno dopo giorno, è disgustosa e DEVE finire". Al suo post ha fatto seguito una nota ufficiale della F1: "Siamo con te, e con tutte le persone che lottano contro il razzismo: è un male da cui nessuno sport e nessun settore della società è immune, ed è solo insieme che possiamo opporci e sradicarlo".

Getty Images

Lo sfogo di Lewis continua: "Quest'ultima settimana è stata così buia. Ho fatto fatica a contenere le mie emozioni. Ho percepito così tanta rabbia, tristezza e incredulità per ciò che i miei occhi hanno visto. Molti sembrano sorpresi, ma per noi sfortunatamente non c'è nulla di sorprendente. Noi neri, mulatti, o di qualsiasi altro colore lo vediamo tutti i giorni e non dovremmo sentirci come se fossimo nati colpevoli, come se fossimo degli estranei e non dovremmo temere per le nostre vite sulla base del colore della nostra pelle. Will Smith ha detto bene: il razzismo non sta peggiorando, sta solo venendo filmato. Solo ora che tutti possiedono una fotocamera questo problema è venuto alla luce in maniera così importante [...] Ci sono volute centinaia di migliaia di persone in strada e tanti edifici bruciati affinché le autorità si muovessero e Derek Chauvin venisse arrestato con l'accusa di omicidio - ha detto in riferimento al poliziotto che ha premuto il ginocchio sul collo di Floyd fino a soffocarlo - Purtroppo, l'America non è l'unico luogo al mondo dove il razzismo vive e noi continuiamo a fallire come esseri umani quando non riusciamo a metterci dalla parte di ciò che è giusto. Per favore, non restate fermi in silenzio, qualunque sia il colore della vostra pelle. Black Lives Matter".

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