Neanche l'ottava tappa iridata "sblocca" la stagione ferrarista
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Il bicchiere (anzi la coppa) è mezza vuota. Charles Leclerc brinda a champagne al termine del "suo" Gran Premio di casa ma la sua gioia è solo moderata e quella della Ferrari... anche. Il monegasco è certamente fin troppo duro con se stesso quando accoglie con un sorriso solo accennato quello che è a tutti gli effetti il miglior risultato della Rossa nel primo terzo del cammino iridato, migliorativo appunto di un gradino (del podio) del suo terzo posto di Jeddah. Certo, non basta ancora e vincere a Montecarlo avrebbe dato ben altro slancio al pilota e alla Scuderia, con tutti i distinguo di un contesto che non he eguali nel resto del calendario ma proprio per questo neanche valore di tendenza.
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Se Leclerc una sorsata di champagne ha potuto darla, a bocca asciutta è ancora una volta rimasto Lewis Hamilton, dal quale ci si poteva aspettare una performance più efficace dopo la mezza svolta imolese, che però sembra essersi già esaurita, insieme con il ritrovato feeling con il suo ingegnere di pista Riccardo Adami. Nel Principato però sir Lewis ha incassato tre posizioni di penalità in griglia per un'indicazione sbagliata (più precisamente: contraddittoria) nel corso delle qualifiche (impeding su Verstappen). Possibilità di una gara di vertice a quale punto fortemente compromessa per il sette volte iridato e danno da estendere alla strategia complessiva del team, lasciando a quel punto Leclerc da solo a battersi con le McLaren. Le incomprensioni tra Hamilton e Adami sono proseguite in gara con un chiaro misunderstanding nel finale di gara, relativo alla richiesa del pilota di conoscere il suo ritardo dalla testa della gara. Senza contare un messaggio del pilota a fine gara ("Are you upset with me or something"?) apparentemente - e sottolineiamo apparentemente - senza risposta che appesantisce il carico e che - per quanto possa valere - ha scatenato un mezzo putiferio social. Incomprensioni ed equivoci che non impediscono peraltro di catalogare come insoddisfacente la performance di Hamilton, palesemente rassegnato a condurre in porto la sua prova senza acuti di sorta, anche se il passo avanti tra prove e gara (settimo al via, quinto al traguardo) farebbe pensare da altro.
Ci fermiamo qui ma occorre ripartire - già tra pochi giorni a Barcellona - con ben altro spirito e con le idee chiare perché se si lascia Montecarlo con un sorriso appena accennato ai lati della bocca dopo il miglior risultato stagionale... evidenteente servono aggiornamenti non solo limitati alla SF-25.
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