Formula 1, la cavalcata australiana di Leclerc
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L'inizio stagione in F1 e MotoGP sta infiammando i tifosi italiani, che sperano di interrompere un digiuno troppo lungo
La super domenica dell'Italia dei motori è iniziata con il successo della Ferrari a Melbourne e si è conclusa con quello della Ducati ad Austin. Non è la prima volta che le Rosse emiliane a quattro e due ruote festeggiano la vittoria di un GP nello stesso giorno (l'ultima risale al 22 giugno 2008 con Massa primo a Magny-Cours e Stoner e Donignton), ma l'impressione è che quest'anno possano ritrovarsi entrambe a fine stagione con al collo un premio ancora maggiore...
Charles Leclerc più di Carlos Sainz sembra finalmente avere tutte le carte in regola per mettere fine all'egemonia Mercedes-Red Bull, che da più di un decennio fanno il bello e il cattivo tempo in Formula 1. Certo, siamo ancora all'inizio, ma se anche nelle prime gare europee si dovesse confermare questo trend, allora il sogno iridato potrebbe tramutarsi in realtà. Perché Verstappen è forte, ma si può battere e Hamilton non ha il supporto di una macchina competitiva.
Sulla carta, il compito della Ducati in MotoGP sembra essere anche più agevole. Perché la Desmosedici in griglia che possono vincere gare e titolo sono almeno tre o quattro (quelle di Bastianini, Bagnaia, Miller e Martin) e, alla vista, si differenziano solo per i diversi colori delle rispettive carenature. Il vero spauracchio è Marc Marquez, ma bisognerà tenere d'occhio Fabio Quartararo e le Suzuki, unici veri antagonisti nella corsa al titolo piloti. Ottenerlo con un italiano in sella, sarebbe la classica ciliegina sulla torta.
Se poi ci si vuole aggrappare alla cabala, non si può non ricordare come sia a Maranello, sia a Borgo Panigale, siano a digiuno dal 2007. Risale a quell'anno, infatti, l'ultimo titolo piloti conquistato dalla Ferrari (con Kimi Raikkonen) e dalla Ducati (con Casey Stoner). Interrompere l'incantesimo a braccetto sarebbe davvero da sogno.
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