formula 1

Ferrari, Binotto non si nasconde: "In Messico vogliamo pole e vittoria"

Il Cavallino vuole dimenticare Sochi e Suzuka, ma Vettel avverte: "La Red Bull qui è stata più competitiva di noi"

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La Ferrari arriva in Messico con l'obiettivo di cancellare due gare, quelle di Sochi e di Suzuka, che hanno lasciato un po' di amaro in bocca per come si sono concluse. "Dopo due gare nelle quali avremmo potuto fare meglio, ci presentiamo in Messico con la voglia di portare a casa il massimo risultato. Cercheremo di conquistare la sesta pole position consecutiva per poi puntare alla vittoria. Quella messicana è tuttavia una pista ricca di insidie, alcune delle quali sono legate al fatto che si gareggia a oltre duemila metri, il che rende la messa a punto dell’asseto e dei settaggi della power unit molto difficile con regolazioni specifiche. Il circuito propone curve di diverso genere ma anche lunghi rettilinei sui quali di anno in anno vengono battuti i record legati alle velocità di punta. Il compromesso tra top speed e velocità in curva detterà le scelte di carico aerodinamico con le quali scenderemo in pista", ha ammesso il team principal Mattia Binotto.

Mercedes a parte, Sebastian Vettel in Messico sembra temere soprattutto la Red Bull. "Negli scorsi anni siamo sempre stati competitivi in Messico anche se la Red Bull lo è stata di più. Siamo tuttavia fiduciosi di potercela giocare, vediamo cosa succede quando scendiamo in pista.  Qui la macchina si muove molto, fatica a far lavorare nella maniera corretta le gomme ed è complicata da interpretare anche nelle sensazioni che comunica al pilota. Il giro di pista è piuttosto breve ma non è affatto semplice azzeccare tutto nel migliore dei modi", le parole del tedesco.

Quello centroamericano è uno dei tracciati che Charles Leclerc conosce di meno: "Su questa pista ho avuto modo di disputare una sessione di prove libere nel 2017 e la gara dello scorso anno, quindi posso dire che si tratta di uno dei tracciati che conosco di meno. Il circuito del Messico è del tutto particolare. Si gareggia oltre i duemila metri e tutti i team scendono in pista con il massimo carico aerodinamico ma, nonostante questo, la vettura si comporta in maniera strana e il livello di grip e' sempre molto basso. Detto questo, per le caratteristiche che lo contraddistinguono questo circuito mi piace, anche per via dei muretti che sono sempre molto vicini e a me come pilota piacciono parecchio",

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