I PARLATI

F1, Leclerc: "Speriamo che ad Austin possa andar meglio che in Qatar"

La conferenza stampa del giovedì vede presenti entrambi i ferraristi. Guardingo il monegasco, mentre Sainz vuole riscattarsi e fissa un obiettivo: "Sogno il podio"

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F1, Leclerc: "Speriamo che ad Austin possa andar meglio che in Qatar" - foto 1
© Getty Images

La conferenza stampa che precede il Gp degli Stati Uniti vede presenti i big della F1, a partire da Charles Leclerc. Il monegasco si mantiene guardingo nelle ore che precedono le Fp1 e le qualifiche: "Il Qatar era la pista peggiore per noi, speriamo che vada meglio ad Austin. Punteremo sulle curve a medio-bassa velocità". Più ottimista Carlos Sainz, che si era ritirato a Losail: "Spero di tornare sul podio, frustrante vedere un Gp da spettatore".

Il Gran Premio del Qatar non è stato certamente da ricordare per le Ferrari, che sono arrivate a quaranta secondi dalle Red Bull, con Leclerc quinto. Nella conferenza stampa di presentazione del Gp degli Stati Uniti, Charles Leclerc resta guardingo sulle chances delle Rosse di Maranello: "Losail era una delle piste peggiori per noi, per le caratteristiche e le condizioni climatiche. Spero che ad Austin possa andare meglio. In questo weekend tutto dipenderà dalle prime prove libere, perchè dovremo trovare subito l'assetto e dopo non si potrà modificare la vettura. Non potremo sbagliare nessuna scelta". 

Su cosa si concentrerà l'assetto delle Ferrari? Leclerc risponde così: "Chiaramente in questo tracciato ci sarà bisogno dell'alta velocità e della fiducia necessaria per tenere giù il pedale, che dovremo costruire nelle libere. Nelle ultime gare, devo ammetterlo, abbiamo sofferto tanto le curve a medio-bassa velocità. Ci concentreremo su quell'aspetto nell'assetto della monoposto". 

Non aveva preso parte al Gp del Qatar per un problema tecnico, invece, Carlos Sainz. Lo spagnolo parla così nella conferenza stampa della vigilia: "Ho cercato di recuperare dal Gp del Qatar a livello mentale, non avendo potuto prendere parte alla gara. Col senno di poi, se c'era una gara da saltare per le condizioni estreme, era quella. Ma avrei preferito evitare di non partire. Prima di arrivare in Texas siamo stati due giorni a New York per un evento: ho visto la città, ho apprezzato l'atmosfera e i ristoranti nonostante il traffico intenso. Ora sono pronto a gareggiare e speriamo di tornare sul podio".

Ma che cos'ha fatto il figlio d'arte durante la gara? Sainz risponde così: "Sono stato uno spettatore interessato, guardavo gli altri correre e cercavo di capire se avrei fatto le stesse scelte di chi stava correndo. Poi mi sono reso conto del fatto che non ne valeva la pena, mi sarei solo fatto del male ed era davvero frustrante osservare gli altri. Da spettatore ho visto una bella gara, mi sono piaciute le tre soste obbligatorie che hanno creato dinamiche interessanti. Un po' meno il numero specifico di giri. Cos'abbiamo cambiato per Austin? Abbiamo sostituito dei pezzi per ovviare a quel problema che ci ha colpito e trovare soluzioni sia nel breve che nel lungo termine. Il serbatoio del carburante ci dà il mal di testa ogni tanto e ci aveva già creato problemi in passato, speriamo di aver risolto".

In chiusura, ecco le previsioni sul weekend e il finale di campionato: "Ad Austin troveremo tanto caldo, non dovrebbe essere una pista adatta a noi anche se mi piacciono molto il tracciato e l'atmosfera. La McLaren rischia di superarci? Se non ci ritireremo o avremo altri problemi, dovremmo riuscire a tenerli dietro nel Mondiale costruttori. Mi aspetto però che finiscano col batterci quasi in ogni gara, visto che negli ultimi Gp sono stati gli unici in grado di stare al passo con le Red Bull o batterle, escludendo il weekend di Singapore che abbiamo vinto noi. Hanno un pacchetto formidabile, ma solo domani scopriremo chi sarà più veloce ad Austin".

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