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F1 Messico: Verstappen mette il turbo nelle libere, problemi per Sainz

L'olandese si mette subito davanti a tutti, con Albon che sorprende in Williams. Leclerc 5°, problemi idraulici e 7° tempo per Sainz

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È il solito Max Verstappen il pilota più veloce nella prima sessione di prove libere del GP del Messico, 19esima tappa del Mondiale F1. Sul tracciato dell'Hermanos Rodríguez di Città del Messico il tre volte iridato non ha rivali, con la sua Red Bull che chiude la prima finestra messicana in 1:19.718 e staccando di 95 millesimi la Williams di un sorprendente Albon. Terzo tempo per l'altra Red Bull di Sergio Perez che precede la McLaren di Norris e la Ferrari di Charles Leclerc che al termine della prima ora di prove registra un ritardo di cinque decimi da Verstappen. L'altra SF-23 di Sainz chiude invece col settimo tempo e sette decimi di ritardo, con la monoposto dello spagnolo che ha accusato problemi idraulici a inizio sessione.

Tutto riprende come in Texas, con la Red Bull davanti e gli altri a rincorrere, con un Max Verstappen che si spinge sotto l'1:20 dettando il passo nella prima sessione di libere nella quale soltanto la Williams di Alexander Albon ha provato a stargli dietro. Ma l'olandese, a dir la verità, non ha convinto tanto in simulazione di gara, con un 24.8 che lo ha portato a essere meno competitivo rispetto ad altri piloti in pista. Guardando i tempi della sessione, però, Max continua a fare il "super" come sempre, con la Williams che gli si avvicina di appena 95 millesimi per poi piazzare man mano il vuoto alle spalle. L'unico infatti a contenere il ritardo entro il mezzo secondo è proprio l'altra Red Bull di Perez, padrone di casa all'Hermanos Rodríguez di Città del Messico, con 297 millesimi dal compagno di box.

Dalla McLaren di Norris, migliore nel passo gara, il gap è dai cinque decimi a salire, con il britannico che precede la Ferrari di Charles Leclerc che ha mantenuto un passo gara simile a quello di Verstappen e messo a segno una simulazione di qualifica con la hard che fornirà dati importanti a Ferrari. Lavoro, invece, dal lato box di Sainz che a inizio sessione ha accusato problemi idraulici alla sua SF-23. Rientrato in pista e in condizioni di salute non al top, con problemi di stomaco che lo hanno portato ieri ad assentarsi dalla consueta conferenza, lo spagnolo chiude la sessione col settimo tempo alle spalle dell'altra McLaren di Piastri e davanti all'Alpha Tauri di Ricciardo, l'Alpine di Ocon e l'Aston Martin di Stroll che chiude la top 10 di sessione.

Nella classifica dei tempi della prima sessione mancano all'appello Russell, Bottas, Magnussen, Tsunoda e Gasly che a Città del Messico hanno lasciato spazio ai rookie come previsto da regolamento. Ma il migliore in P1 è stato il britannico Oliver Bearman col 15° tempo in Haas alle spalle di Hamilton, Hulkenberg, Zhou e Sargeant, ma col vanto di aver fermato il cronometro 34 millesimi prima di Fernando Alonso. Hadjar in Alpha Tauri, Doohan in Alpine e Vesti in Mercedes chiudono la classifica dei tempi delle P1. Sfortuna invece per Théo Pourchaire, in Alfa Romeo al posto di Bottas, con soli 4 giri all'attivo e nessun tempo registrato per problemi al brake by wire. 

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