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Prima volta nel weekend col britannico davanti all'australiano, ma McLaren lancia un messaggio chiaro
di Luca Bucceri© afp
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Il sabato della F1 a Imola per il GP dell'Emilia Romagna si apre nel segno delle McLaren che conquistano il terzo uno-due del weekend. A piazzare la monoposto color papaya davanti a tutti è Lando Norris, che chiude la terza sessione di libere in 1:14.897 precedendo di un decimo il compagno di box Oscar Piastri. Un messaggio importante in vista delle qualifiche del pomeriggio (dalle 16) in cui anche la Red Bull di Verstappen (terzo tempo con un ritardo di 181 millesimi) e la Mercedes di Antonelli (+0.502) vorranno dire la loro. Quinto tempo per la Ferrari di Charles Leclerc con un ritardo di cinque decimi, solo decimo tempo invece per Lewis Hamilton, a otto decimi da Norris.
Non c'è due senza tre e, chissà, magari anche senza quattro con una qualifica che le previsioni danno tutta a tinte papaya. McLaren, infatti, dopo un venerdì dominato da Oscar Piastri, si sveglia nel sabato di Imola con Lando Norris davanti a tutti e l'australiano a inseguire, un cambio al vertice in Emilia Romagna che lascia ben sperare dopo la prima giornata che ha confermato la monoposto di Woking più forte delle altre. Alle 16, al via del Q1, i due piloti del team principal Andrea Stella avranno quindi il mirino puntato da parte degli inseguitori come Max Verstappen e Andrea Kimi Antonelli che in Red Bull e Mercedes non vorranno sfigurare.
Non vuole avere una parte da comparsa neanche la Ferrari, con Charles Leclerc e Lewis Hamilton chiamati a dare una svolta in qualifica per evitare di costruire una gara in rimonta domenica. Ma con la C6 in pista le due Rosse non si sono accese, chiudendo le FP3 col quinto e decimo tempo, divisi dall'ex Cavallino Carlos Sainz (Williams a +0.560 da Norris), Hadjar, Russell e Albon.
Dietro al britannico, protagonista anche di una escursione in ghiaia nel finale, l'Aston Martin di Fernando Alonso che in pista è l'ultimo a contenere il ritardo da Norris sotto il secondo (922 millesimi). Delude ancora Tsunoda, col diciassettesimo tempo dietro a Bearman, Stroll, Lawson (dal quale ha ereditato il sedile), Gasly e Bortoleto e davanti ai soli Colapinto, Hulkenberg e Ocon.