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GP BELGIO

F1: Gp Belgio, Hamilton sulle proteste dello sport Usa: "Incredibile, serve l'aiuto di tutti"

Il campione del mondo della Mercedes: "Non so se avrebbe lo stesso peso se facessi qualcosa qui. Dobbiamo essere tutti allineati"

27 Ago 2020 - 18:25

Il Gp del Belgio di Formula 1 è alle porte ma Lewis Hamilton, oltre a parlare delle prospettive in pista, ha voluto dedicare un pensiero alle proteste negli sport Usa: "Credo sia incredibile quello che sta succedendo. Tante persone nell’ambiente sportivo spingono verso il cambiamento. Iniziative dei piloti F1? Non so". Il suo avversario Verstappen si concentra invece sulla gara: "Spa è la mia pista preferita, anche se non è la migliore per noi”.

Dopo la vittoria in Spagna, Lewis Hamilton torna a parlare nella conferenza stampa che apre il sipario sul Gran Premio del Belgio. Il leader del Mondiale, oltre alle questioni legate alla pista, dà la sua opinione sulle proteste scoppiate tra gli sportivi Usa in seguito al caso Jacob Blake: "Credo che sia incredibile quello che sta succedendo negli Stati Uniti da parte di tante persone nell’ambiente sportivo. Ci sono tante persone che spingono nella direzione del cambiamento ed è un peccato che non ci sia una reazione importante". A chi gli chiede se ci saranno iniziative di solidarietà dei piloti del Circus, Hamilton risponde: "Non so se facendo qualcosa qui in Belgio farebbe stesso effetto. Non sono negli Stati Uniti. Non so se faremo qualcosa di particolare per la gara. Dobbiamo parlare insieme per vedere cosa fare per sensibilizzare su questa battaglia. Come sport dobbiamo essere uniti". Tornando a questioni prettamente sportive, il campione inglese parla anche del rinnovo con Mercedes, che tarda ad arrivare: "Bisogna verificare che ci sia la volontà del team di continuare a migliorarsi e su questo non ci sono molti dubbi. Poi, dopo questi dettagli comunque molto importanti, si arriva alle domande più impegnative. Io e Toto Wolff ci conosciamo da anni, dobbiamo ancora sederci definitivamente a discutere questi aspetti e poi gli offrirò una tequila".

Il compagno di squadra Valtteri Bottas si concentra sulla corsa e sul futuro del campionato: “Se voglio lottare per ancora il campionato devo iniziare ad arrivare davanti a Hamilton. Affronto le gare una alla volta, non è finita finché non è finita. Spa? Siamo su una pista iconica, che piace a tutti noi. Le gare sono sempre belle, non vedo l’ora di andare in pista". Unico possibile bastone tra le ruote della scuderia anglo-tedesca è Max Verstappen, che con la sua Red Bull è secondo, a 37 lunghezze da Hamilton. L’olandese sa che sarà una gara difficile, benché la pista di Spa gli piaccia parecchio: "Abbiamo ricavato di più del normale finora - ammette -. Sembra che siamo ancora in lotta con loro, ma in realtà non è così. Non credo alle favole. Tutti continuano a parlare del caldo, ma in Spagna con il caldo siamo stati battuti. Spa è la mia pista preferita, con molte curve veloci. Non vedo l’ora che arrivi. Ma non è la pista migliore per noi. Siamo a corto di velocità massima".

Tra gli altri piloti, interessante l’intervento di Sergio Perez (Racing Point) sul suo futuro: "Sono qui da un po’ di tempo e posso vedere come la squadra stia andando verso l’alto – dice il messicano, rispondendo a chi gli chiedeva di un possibile approdo di Vettel in Racing Point nella prossima stagione -. Non vediamo il motivo per cui dovremmo cambiare qualcosa. Non vedo alcuna ragione per cambiare". Parla di futuro, pur senza soddisfare la curiosità dei cronisti, Kimi Raikkonen. Il pilota dell’Alfa Romeo taglia però corto sulla possibilità di chiudere la carriera al termine della stagione: “Non ho ancora deciso. Verrà un momento in cui preferirò restare a casa”.

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