Ormai si sa, le dichiarazioni di Bernie Ecclestone fanno sempre molto discutere. Ma le sue ultime parole hanno costretto la Formula 1 a prendere pubblicamente le distanze dall'ex patron del Circus. In un'intervista rilasciata a Good Morning Britain, Ecclestone ha dichiarato: "Per Putin prenderei ancora oggi un proiettile, perché è una persona di prima classe e quello che sta facendo lo ha fatto perché crede che sia la cosa giusta per la Russia".
La difesa a spada tratta nei confronti di Putin non è però finita qui. Ecclestone ha anche rivolto pesanti accuse al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il quale secondo lui sarebbe il vero responsabile di questa guerra e, di conseguenza, delle moltissime vittime: "Assolutamente sì", è stata questa la risposta alla domanda "Quindi sarebbe Zelensky e non Putin ad aver dovuto fare di più per evitare la guerra e i morti?". Secondo Ecclestone, il presidente ucraino ha anche delle responsabilità in merito al mancato accordo di pace tra le due nazioni: "In Ucraina hanno una persona che di lavoro faceva il comico e sembra voler continuare a fare quel lavoro. Se lui avesse pensato alla situazione avrebbe fatto uno sforzo molto più grande per parlare con Putin, che è una persona sensibile, e lo avrebbe ascoltato e probabilmente avrebbe qualcosa al riguardo".
La risposta della Formula 1 non si è fatta attendere e, qualche ora dopo, la Federazione ha diramato un comunicato nel quale i vertici dell'attuale Circus prendono con decisione distanza dalle parole dell'ex patron: "I commenti fatti da Bernie Ecclestone sono le sue opinioni personali e sono in netto contrasto con la posizione dei valori moderni del nostro sport".
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