FORMULA 1

Domenicali: "Verstappen ha realizzato un sogno, sono curioso di vedere la sua evoluzione"

Alla "vigilia" della sua seconda stagione alla guida del Mondiale, il presidente e CEO della Formula Uno profetizza un 2022... imprevedibile.

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“Se mi chiedete se vedremo uno schieramento più compatto fin dal primo gran premio, direi di no. Credo però che il gap dovrebbe ridursi rapidamente: per via delle limitazioni al budget e delle restrizioni nello sviluppo delle macchine durante la stagione". In un'intervista a Sport1, Stefano Domenicali lancio uno sguardo oltre la (breve) pausa invernale, in direzione del debutto della muova Formula Uno il prossimo 20 marzo in Bahrain e poi oltre...

"Le nuove monoposto dovrebbero permettere ai piloti di guidare più ravvicinati tra di loro e quindi di dare vita a duelli molto più intensi. Mi è stato anche riferito che le monoposto stesse potrebbero anche non assomigliare del tutto al modello presentato la corsa estate a Silverstone". 

La nuova stagione avrà operativamente inizio nella seconda decade di febbraio, con cinque giorni di test collettivi a Barcellona e poi altri tre a marzo, la settimana prima del debutto. E se in Spagna è ragionevole pensare che ogni squadra farà di tutto per... nascondere il proprio potenziale, dal 10 al 12 marzo a Sakhir andrà in scena una vera e propria anteprima del GP del Bahrein, dove i team manderanno in pista le loro armi 2022 nella loro configurazione "definitiva". Il... rischio è quello che - nella prima interpretazione del nuovo regolamento tecnico, una o più squadre trovino una soluzione "geniale", in grado di stravolgere il pronostico. Come avvenuto l'ultima volta (in modo clamoroso) tredici anni fa con la Brawn GP. Possibilità evocata recentemente dal Responsabile FIA per le monoposto Nikolas Tombazis e ripresa dallo stesso Domenicali.

"Qualcuno potrebbe azzeccare subito una scorciatoia e tra le pieghe del nuovo regolamento. Più realisticamente, vedo una o due squadre prendere una direzione diversa dalle altre in termini di progettazione, più che un scorciatoia in senso stretto".

L'ex Direttore Sportivo e Team Principal della Ferrari, da settembre 2020 Presidente ed AD di Formula One, prende poi in considerazione il... fattore umano: in un certo senso... l'evoluzione della specie.

"Verstappen è cresciuto tantissimo nelle ultime stagioni e nel 2021 ha corso costantemente al limite. Ha meritato il titolo e sarà interessante vederlo all'opera nel ruolo di campione in carica. Ha realizzato il suo sogno, ora sono curioso di vedere la sua evoluzione nel corso del 2022. Naturalmente spero davvero che il duello (tra lo stesso Max ed Hamilton, ndr) si rinnovi, ma mi auguro anche che altri piloti possano entrare in lizza nella corsa al titolo. La griglia 2022 è ricca di piloti giovani e talentuosi, ora si tratta di capire se le monoposto di nuova generazione permetteranno a qualcuno di loro di lottare per le singole vittorie e per il campionato".

  

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