Nei test precampionato di Sakhir la SF21 di Maranello messa alla frusta da Leclerc e Sainz: più punti di domanda che certezze.
di Stefano Gatti
A sciogliere il nodo non sono bastati 404 giri e 2186 chilometri di test da venerdì a domenica scorsi: la Ferrari SF21 sarà la Rossa della svolta, quella di dare il via ad una rimonta che deve portare Maranello a tornare nel vivo della corsa al titolo dal 2022? Mattia Binotto ci spera ma attende - come gli altri team principals del Mondiale - che ingegneri e strateghi rossi sbroglino la matassa delle migliaia di dati accumulati in ventiquattro ore complessive di "track time".
La power unit è tornata a fornire l'adeguato apporti di cavalli, le performances sul giro secco sono incoraggianti ma quelle sulla distanza (e sul consumo degli pneumatici) rappresentano ancora un punto di domanda. Intanto la convivenza tra il "veterano" Leclerc ed il neoarrivato Sainz è partita con il piede giusto ma ha anche lasciato intuire che lo spagnolo è pronto a giocarsi tutte le proprie carte nel confronto con il monegasco, a sua volta deciso a non derogare al suo ruolo di punta del team. Il potenziale è alto, le rispettive responsabilità... anche! Ecco intanto, dalla pagina ufficiale twitter della Scuderia, il "best of" della tre giorni Ferrari in Bahrain.