"Vedevo il terzo posto, Perez non andava via, ci ho provato: ero motivato... a bestia! Ringrazio gli ingegneri per gli sviluppi recenti, anche se il lavoro è da tempo concentrato sulla prossima stagione. Sono contento perché giornate come questa ci danno fiducia per il futuro". Un Leclerc raggiante, anche se provato dalla giornata caldissima, quello che si è presentato ai microfoni nell'immediato dopogara di Austin.
Alla soddisfazione del monegasco fa da contraltare la delusione di un Sainz scuro in volto, tanto da lasciarsi andare ad uno sfogo... imprevisto:
"Al secondo pit stop abbiamo provato l'undercut per battere Ricciardo ma - credo per la terza volta consecutiva - abbiamo avuto un problema al pit stop. Poi ho provato a superare Daniel ma lui ha fatto una manovra un po' al limite ed in questi casi se sei dietro... hai sempre da perdere".
A tirare le somme della domenica texana della Ferrari è come sempre Mattia Binotto:
"Charles ha fatto un bellissima gara, senza sbavature. Era veloce quasi quanto i primi tre. Il merito è anche di una vettura che è cresciuta molto con gli ultimi aggiornamenti della power unit. Peccato invece per Carlos che non ha potuto sfruttare il suo potenziale a causa del via con gli pneumatici soft. La sua gara si è complicata fin da subito. Ha guidato molto bene, il pit stop era cruciale per fare l'undercut su Ricciardo. Qui contano anche i dettagli, non è solo un modo di dire: quel pit stop ci è costato due posizioni. Ogni gara ha le sue insidie. Questa era complicata perché la McLaren era teoricamente in vantaggio, invece Leclerc ha dato venticinque secondi a Ricciardo ed alla fine abbiamo guadagnato quattro punti alla McLaren. In Messico saremo ancora più competitivi".
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