FORMULA 1

Barcellona e i "Grandi di Spagna": la prima volta di Max e la "sestina" di Hamilton, passando per Mansell e Schumacher

Nel 2022 il Mondiale sarà per il trentaduesimo anno consecutivo in scena sul Circuit di Catalunya nell'entroterra di Barcellona.

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Il Mondiale di Formula Uno continuerà a fare tappa a Barcellona fino al 2026, ospitando quindi per altri cinque anni il Gran Premio di Spagna, come avviene ininterrottamente dal 1991. Il rinnovo dell'accordo tra l'Organizzatore del Mondiale ed il Circuit de Catalunya comporta l'aggiornamento di tracciato ed infrastrutture nell'ottica e nella direzione della sostenibilità. Il prossimo anno il GP avrà luogo domenica 22 maggio.

Sono pochi i Gran Premi con una tradizione lunga e ricca quanto quello di Spagna ed ancora meno i circuiti che hanno così a lungo (e senza interruzioni) ospitato una tappa del Campionato del Mondo della massima formula e - oltretutto - di una massima formula che da tempo ormai punta su mercati e scenari molto lontani dall'Europa.

Ed è una notizia, quella del nuovo accordo prosecuzione della tappa spagnola sul circuito catalano, destinata a fare piacere ad entrambi i candidati al titolo nel Mondiale che fa rotta sul Golfo Persico per il suo gran finale. Lo è per il leader della classifica generale Max Verstappen, che proprio nell'autodromo adagiato sul fondo del Vallès, mise a segno cinque anni fa la sua prima vittoria in Formula Uno: sensazionale perché in quella occasione Max (all'epoca diciottenne) era al debutto sulla Red Bull in sostituzione di Daniil Kvyat, a sua volta "retrocesso" al team satellite Toro Rosso...

Accompagnato in quella occasione sul podio dai ferraristi Raikkonen e Vettel, l'olandese avrebbe poi impiegato un anno e mezzo per fare il bis! Lo è, un buona notizia, anche per il suo rivale nella corsa al titolo Hamilton che da parte sua a Barcellona non perde un colpo (nel senso della vittoria) da un intero lustro: cinque vittorie dal 2017 (l'anno dopo la vittoria-shock di Verstappen, appunto) a quest'anno. Proprio  la scorsa primavera a Barcellona, pur spuntandola sul traguardo, il campione della Mercedes ha iniziato a rendersi conto di quale sarebbe stato il livello della sfida portatagli dalla punta unica della Red Bull.

Nell'albo d'oro di Barcellona (e, per estensione, del GP di Spagna), le vittorie totali di Hamilton sono sei: le stesse, tanto per cambiare, di Michael Schumacher. La prima di Lewis risale al 2014,mentre il sette volte iridato tedesco (prima del poker ferrarista 2001-2004) aveva vinto "back-to-back" nel 1995 con la Benetton e l'anno dopo con la Ferrari - la sua prima e storica vittoria al volante della Rossa - sotto un autentico diluvio.

La storia della Formula Uno a Barcellona era però iniziata cinque anni prima con il successo di Nigel Mansell su Williams (replicato dodici mesi più tardi) davanti alla Ferrari di Alain Prost ed alla Williams gemella di Riccardo Patrese. Anche se la sequenza-simbolo di quella "prima volta" a Barcellona è destinata a restare il duello infinito ruota a ruota giù per il rettifilo dei box e fino alla staccata di curva uno tra il "Red Five" ed Ayrton Senna con la sua McLaren che, curiosamente, ha vinto una sola edizione del GP di Spagna: nel 1989 , quando si correva a Jerez de la Frontera. Immagini storiche appunto, come quelle del clamoroso "harakiri" al primo giro tra Hamiton e Rosberg poche curve dopo lo start del Gran Premio di Spagna del 2016 che facilitò (e di molto) la caccia di Verstappen alla sua prima vittoria nel Mondiale. Hamilton e Verstappen: ancora loro, sempre loro. Comunque la si rigiri... si torna sempre lì!

 

 

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