Il paddock di Imola prende vita
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Il pilota Mercedes esprime tutto il suo amore per la pista e non solo: "Sarebbe strano vedere più bandiere dedicate a me che alla Ferrari"
Dopo quattro anni, la Formula 1 torna ad avere un pilota italiano al via di una gara nel Bel Paese. Andrea Kimi Antonelli è senza dubbio uno dei protagonisti più attesi nel weekend di Imola e non si nasconde in conferenza stampa, esternando i suoi sogni: "Ovviamente sarebbe bello andare a podio, ma in famiglia non ne parliamo: siamo tutti scaramantici". Non mancano i riferimenti a Lewis Hamilton e al suo percorso da pilota e studente.
Il pilota Mercedes inizia soffermandosi sulla vittoria del suo Bologna in Coppa Italia: "Ieri sera c'è stata la partita, abbiamo vinto e la città è letteralmente impazzita. Sono stato in giro anch'io, non a lungo perché dovevo venire in pista stamattina. Tutti suonavano il clacson, c'era una certa follia a Bologna: è stato bello e divertente".
Dopo quattro anni un pilota italiano disputerà la gara di casa in F1, e le emozioni di Kimi sono palpabili: "Sicuramente è fantastico. Nulla contro Monza, ma questa è la mia vera e propria gara di casa perché vivo a mezz'ora dalla pista. Sono entusiasta, mi piace tantissimo questo tracciato: è molto impegnativo, vecchia scuola ed è davvero molto divertente guidare qui. Sento che questo weekend sarà speciale, correrò di fronte ai fan italiani oltre che alla mia famiglia e ai miei amici. Sono entusiasta e non vedo l'ora di vedere cosa succederà. Sarei felicissimo se Imola restasse in calendario a lungo, penso che sia una pista unica: è tecnica e non semplice, soprattutto nel giro secco. Ci sono tanti dossi e avvallamenti, che la rendono speciale: ha anche una lunghissima storia, dunque sarei felice se rimanesse nel calendario F1. Più bandiere per me o per Ferrari? Loro rappresentano qualcosa di enorme, sarebbe strano vedere più bandiere dedicate a me".
Nello scorso weekend è arrivata la pole position prima della Sprint Race di Miami, cresce la fiducia per il rookie che si esprime così: "Sicuramente ho molta più fiducia nella macchina rispetto a Melbourne. Mi sto sentendo sempre più a mio agio in macchina e sto comprendendo sempre più le gomme. Il grosso passo avanti l'abbiamo fatto in qualifica e nella comprensione della monoposto nel giro secco. Il grosso step in avanti l'abbiamo fatto a Miami, con la pole nella Sprint e un'ottima qualifica: c'è fiducia, anche se la gara non è andata bene. Ora arriviamo in Europa, dove conosco meglio le piste e posso crescere ancora: penso di potermi concentrare di più sulla guida e anche di poter dare indicazioni migliori agli ingegneri".
Kimi Antonelli sogna ovviamente il podio nella gara di casa, ma resta scaramantico: "In famiglia siamo molto superstiziosi, non parliamo di queste cose. A Miami pensavo al podio, ma sia la Sprint Race che quella lunga sono andate male. Siamo superstiziosi, pensiamo un passo alla volta: sarebbe fantastico salire sul podio nella gara di casa e sarebbe un sogno. Spingerò tantissimo per arrivarci".
Cosa manca alle Mercedes per vincere? Il pilota italiano risponde così alla domanda: "Non credo di essere nella posizione per poterlo dire, ho ancora tanto da imparare. Come team stiamo facendo un lavoro, la macchina è stata costante ogni weekend e questo aumenta la fiducia. Il divario dalle McLaren è ancora grosso, credo che a Miami si sia visto il quadro reale della situazione: volavano in gara ed erano impossibili da riprendere. Come team stiamo lavorando sodo per migliorare nei nostri limiti: porteremo degli aggiornamenti e spero che possano farci fare un passo avanti. Sono stato in fabbrica nei giorni scorsi, è entusiasmante vedere quanto sta lavorando il team".
Non sarà un weekend semplice per Antonelli, che dovrà gestire la pressione: "Questo fine settimana sarà molto probante e mi svuoterà a livello emotivo: sarà importante gestire le enrrgie, senza sprecarle in cose inutili. Sarà importante essere concentrati, non dovrò trovarmi in riserva prima della fine del weekend: saranno giorni doppiamente stancanti. Mi aiuterà avere persone molto abili al mio fianco, siamo tutti consapevoli che questo sarà un weekend difficile. Sarà diverso, ma molto entusiasmante: le aspettative saranno altissime, questo potrà aiutarmi a fare meglio in pista. I consigli di Hamilton? Mi ha scritto una lettera quando ho firmato, leggerla mi ha riempito il cuore: ha scritto delle parole fantastiche e tanti consigli. Ho appeso quella lettera alla parete e lì resterà: è un messaggio talmente bello che voglio leggerlo ogni giorno che entro nella mia stanza".
La chiusura è sul percorso scolastico del pilota Mercedes e su un'iniziativa particolare: "Non sono in grado di frequentare la scuola, ma sto cercando di studiare il più possibile nei brevi momenti liberi che lascia la F1. Sto cercando di recuperare il terreno e le lezioni perse, ma non è semplice. Questo ti toglie energie e ci vuole tantissimo impegno, soprattutto alla vigilia di weekend così importanti non bisogna strafare. Ogni volta che sono a casa oppure ho tempo libero, cerco di recuperare terreno e mantenermi attivo a livello scolastico. C'è la mia classe nel paddock? Ho organizzato, grazie a Mercedes, questa gita per la mia classe e la mia scuola. Questo è un bel modo per vedere, da parte loro, questo mondo coi loro occhi. Vedono le gare in tv, ma non conoscevano ciò che succedeva dietro le quinte. Credo che sia una bella esperienza, che tutti potranno godersi appieno: più tardi vivremo delle attività insieme, mostrerò loro qualcosa e spiegherò la macchina. Questo è un buon modo per mantenere i legami: non passo molto tempo a casa e anche questa cosa può aiutare nei rapporti umani".
ECCO IL NUOVO CASCO
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