Il gigante cinese delle automobili sarebbe vicino ad aprire la sua terza fabbrica europea in Spagna. Tramonta, quasi definitivamente, l'ipotesi di un investimento in Italia
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Continua l'epansione di BYD in Europa. Il riferimento non è a volumi commerciali, comunque in netta crescita un po' ovunque, parliamo di stabilimenti, fabbriche. Perché dopo aver avviato la costruzione di un impianto in Ungheria e averne annunciato un secondo in Turchia, la Casa di Shenzhen guarda ora con interesse alla Spagna, possibile sede del suo terzo insediamento nel Vecchio Continente.
Spagna favorita
Secondo quanto riportato da Reuters, il gruppo sta valutando il Paese iberico come base strategica per la produzione destinata al mercato europeo, grazie a una combinazione di fattori industriali, energetici e politici favorevoli. La decisione finale non è ancora stata presa, ma potrebbe arrivare entro la fine dell’anno, dopo il via libera delle autorità regolatorie cinesi.
Tramonta l'ipotesi Italia
La Spagna offre un terreno fertile per l’espansione di BYD: infrastrutture moderne, un forte settore manifatturiero e un costo dell’energia più basso rispetto alla media europea, soprattutto rispetto a mercati come la Germania o l’Italia. Quest'ultima è stata spesso citata come possibile candidata per ospitare il prossimo insediamento europeo. Ipotesi supportata anche dal ruolo di Alfredo Altavilla (Special Advisor di BYD per l'Europa) che, vista la sua esperienza e il suo peso politico in Italia, avrebbe potuto esercitare una certa influenza forzando un po' la scelta. Le condizioni, evidentemente, per un investimento dalle nostre parti non sono amichevoli.
Energia a basso costo
Il Paese iberico è inoltre uno dei leader continentali nella produzione da fonti rinnovabili, un aspetto chiave per un’azienda che punta a una catena di fornitura completamente a basse emissioni. Inoltre, Madrid mantiene rapporti economici solidi con Pechino, al punto da essersi astenuta nel voto europeo sui dazi alle auto elettriche cinesi nel 2024, scelta interpretata come un segnale di apertura verso la cooperazione industriale.
Una strategia europea sempre più chiara
La potenziale espansione in Spagna rientra nella strategia di lungo periodo di BYD, che mira a produrre localmente tutti i modelli destinati all’Europa. L’obiettivo è duplice: ridurre la dipendenza dalle importazioni dalla Cina e aggirare i dazi commerciali che Bruxelles ha introdotto per tutelare l’industria automobilistica europea. Il marchio cinese, nel frattempo, continua la sua corsa. Nei primi otto mesi del 2025, le vendite BYD in Europa sono cresciute del 280% rispetto all’anno precedente, trainate dal successo dei modelli elettrici e ibridi plug-in e dall’ampliamento della rete di vendita. In Italia, in particolare, BYD sta consolidando la propria presenza con una gamma completa che spazia dalle compatte Dolphin e Seal alle grandi SUV Tang e Atto 3.