Ci sarà un'app dedicata che calcolerà l'entità del rimborso oltre una soglia limite. Più il percorso è lungo, maggiore deve essere il ritardo
di Redazione Drive Up© ansa
Questa è una notizia che potrebbe rallegrare molti automobilisti. Dopo una stagione a dir poco tempestosa tra ingorghi e lavori, dal 2026 chi resta intrappolato - letteralmente - in autostrada potrà chiedere un rimborso. In alcuni casi, quest'ultimo sarà addirittura automatico. La svolta arriva dalla delibera 211/2025 dell’Autorità di regolazione dei trasporti (Art) ed è la prima volta in assoluto che in Europa diventa operativa una tutela al consumatore di questa portata e con questi contenuti.
Come funziona
Entro il 1° giugno 2026, il rimborso sarà operativo per le tratte gestite dallo stesso concessionario: mentre entro il 1° dicembre 2026, toccherà ai percorsi che attraversano più gestori. Se la causa del disagio non è un cantiere ma un blocco del traffico, il criterio cambia e dipende dalla durata dell’interruzione: tra 60 e 119 minuti: rimborso del 50%.; tra 120 e 179 minuti: rimborso del 75%.; oltre 180 minuti: rimborso totale, il 100% del pedaggio.
Chi paga
Attenzione, però, perché non tutto sarà rimborsabile. Cantieri emergenziali - quelli nati per incidenti eventi meteo o idrogeologici straordinari - attività di soccorso o ripristini, restano esclusi. Idem per i cantieri mobili. Per quanto riguarda i pagamenti, dal 2030 i concessionari sosterranno integralmente i costi; fino al 2030 il recupero è graduale sui pedaggi: 100% nel 2026–27, 75% nel 2028, 28% nel 2029, 25% nel 2030. Per i blocchi del traffico dovuti a cause esterne come incidenti ed eventi meteo, il rimborso potrà essere recuperato tramite pedaggio.
Procedura digitale
Sarà responsabilità dei concessionari sviluppare un’applicazione nazionale dove gli utenti potranno registrarsi per ricevere delle notifiche - entro dieci giorni - e ottenere il rimborso - entro i cinque o dieci successivi. Chi non ha o non vuole scaricare l’app potrà comunque richiedere il rimborso tramite i portali web dei canali dei concessionari oppure chiamando il numero verde dedicato.