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Personaggi famosi a velocità folli, una passione...tedesca

Alcune star dello sport (ma non solo) non si sono fatte mancare una “sprintata” tra i pilastri della leggendaria Autobahn. Ma perché in Germania non ci sono limiti di velocità?

di Redazione Drive Up
12 Nov 2025 - 17:08
 © Foto da web

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Autobahn che passione. In Germania resiste uno dei paradossi più affascinanti della mobilità moderna: su gran parte delle autostrade, non esiste un limite generale di velocità. Una decisione che affonda le radici nella storia del Paese e nella sua cultura automobilistica. Una condizione di guida così insolita da richiamare spesso l'attenzione della cronaca. Negli anni sono numerosi i personaggi famosi che ne hanno approfittato per lanciare la loro automobile a velocità impensabili altrove. E c'è chi ha provato anche il record.
Una lunga storia
Le Autobahn furono concepite sin dagli anni Trenta come infrastrutture di eccellenza, progettate per sostenere velocità elevate: corsie ampie, carreggiate separate e visibilità ottimale. Ancora oggi gli standard di costruzione e manutenzione sono tra i più alti al mondo, con controlli costanti e asfalto a bassa rumorosità. È anche per questo che, dove le condizioni lo consentono, il legislatore non impone limiti rigidi, ma una “velocità consigliata” di 130 km/h.
Sinonimo di libertà
Dietro a questa scelta c’è però qualcosa di più profondo. Per i tedeschi, guidare veloce non è solo una questione di adrenalina ma è un gesto di libertà individuale. Le grandi case automobilistiche tedesche – da Mercedes a BMW, da Porsche ad Audi – hanno costruito parte della loro leggenda su questa filosofia. Le Autobahn sono, da sempre, il loro banco di prova naturale.

© Foto da web

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Sotto controllo
Attenzione però perché non tutte le autostrade tedesche sono “libere”. Circa un terzo della rete è soggetto a limiti permanenti o temporanei, imposti per motivi di sicurezza, traffico o condizioni meteo. L’assenza di un limite generale non significa quindi assenza di regole. Anzi, il codice della strada tedesco è tra i più severi d’Europa, e la formazione dei conducenti una delle più rigorose.
Quando la velocità diventa notizia
Negli anni, non sono mancati i casi di celebrità immortalate o “pizzicate” mentre approfittavano di questo privilegio tedesco. Gianluigi Buffon fece discutere qualche tempo fa per una foto che lo mostrava al volante a 155 km/h su un tratto di Autobahn. Nessuna violazione, almeno formalmente, ma la curiosità scatenò un’ondata di commenti. Un episodio simile riguarda Achille Costacurta, sorpreso da un video amatoriale a bordo di una potente sportiva, impegnato in un allungo a più di 240 km/h. Però, essendo in Germania, tutto era lecito.

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Oltre i 400 km/h
Ma il caso più clamoroso resta quello dell’imprenditore ceco Radim Passer, diventato famoso per aver pubblicato su YouTube un video in cui la sua Bugatti Chiron toccava i 417 km/h sull’autostrada tra Berlino e Hannover. Il filmato scatenò polemiche e proteste a livello politico, tanto che il governo tedesco valutò un’azione legale, pur non potendo contestargli un vero reato: il tratto era effettivamente privo di limite di velocità.
Una questione di cultura
In fondo, il mito delle Autobahn è anche il riflesso di un’idea collettiva, ovvero che la libertà individuale possa convivere con la responsabilità. Chi guida in Germania sa che l’assenza di un limite non è un invito alla follia, ma una fiducia nella maturità del conducente e nella qualità della tecnologia che lo accompagna.

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