IL COMUNICATO

Venezia: annunciato il ricorso per il rinvio del match con la Salernitana

I lagunari vogliono il 3-0 a tavolino: "Qualora entrambi i club lo avessero voluto, quella partita sarebbe stata disputata"

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© Getty Images

Il Venezia ha annunciato il ricorso contro la decisione del Giudice Sportivo di rinviare per 'causa di forza maggiore' il match contro la Salernitana in programma il 6 gennaio, non disputato per l'intervento della Asl campana per i tanti casi di Covid nel club amaranto. I lagunari, che vogliono il 3-0 a tavolino, hanno emesso un comunicato in cui sostengono che "pur rispettando il provvedimento dell’autorità di salute pubblica di Salerno, così come la decisione del Giudice Sportivo, saranno esperite tutte le iniziative necessarie per sottoporre, ad altro Giudice, le significative, e sostanziali, differenze tra la gara Salernitana-Venezia e altri casi, affinché venga affermato il principio che, qualora entrambi i club lo avessero voluto, quella partita sarebbe stata disputata".

IL COMUNICATO DEL VENEZIA
Il Venezia annuncia di aver conferito incarico ai suoi legali al fine di tutelare, in tutte le sedi opportune "le proprie innegabili ragioni" in merito al rinvio della gara con la Salernitana. Il club lagunare "prende atto della decisione del Giudice Sportivo, pubblicata sabato 19 febbraio, relativa alla gara Salernitana-Venezia dello scorso 6 gennaio, con cui e' stata riconosciuta, in favore del club campano che non si presento' in campo, la cd. 'causa di forza maggiore' e, dunque, ordinata la programmazione della partita", si legge nel comunicato. "Sono trascorsi 48 giorni dalla gara fantasma, durante i quali - prosegue la societa' veneta - ci aspettavamo che fosse fatta chiarezza sulle ragioni che portarono alla mancata disputa dell'incontro, anche alla luce del provvedimento istruttorio del Giudice che, il 31 gennaio, dopo un primo rinvio della decisione, gia' fissata per il 21 gennaio, aveva chiesto chiarimenti sulla posizione di alcuni calciatori della Salernitana".

"Tale approfondimento - si legge - ha dimostrato che la societa' granata, appreso del provvedimento della Asl alle 16.33 di martedi' 4 gennaio, non ha posto in essere alcuna concreta e fattiva attivita', nelle 50 ore successive, finalizzata alla disputa dell'incontro, nonostante disponesse di alcuni giocatori recuperabili, in quanto gia' negativi o che avevano terminato il periodo di isolamento previsto dalla legge". Il Venezia, "a differenza della consorella campana, ha dimostrato, in occasione di Inter-Venezia del 22 gennaio, di perseguire, con tutti i propri mezzi, la mission della Lega, ovvero - si legge - quella di fare in modo che il Covid non fermasse il campionato di Serie A: abbiamo onorato l'impegno di San Siro con 15 positivi nel Gruppo Squadra, proprio per onorare l'impegno, dimostrando quale fosse il corretto approccio alla delicata problematica, esattamente quello che Lega Serie A e Figc chiedono a tutte le societa' del massimo campionato".

"Ad avviso del Venezia, analogo impegno, collaborazione e approccio non sono riscontrabili nei comportamenti della Salernitana precedenti e sino a tutto il 6 gennaio, ed e' per questo che, pur rispettando il provvedimento dell'autorita' di salute pubblica di Salerno, cosi' come la decisione del Giudice Sportivo, saranno esperite tutte le iniziative necessarie per sottoporre, ad altro Giudice, le significative, e sostanziali, differenze tra la gara Salernitana-Venezia e altri casi, affinche' venga affermato il principio che, qualora entrambi i club lo avessero voluto, quella partita sarebbe stata disputata", continua il comunicato. "Lo dobbiamo agli investitori, ai nostri tifosi ed agli appassionati di calcio, alla credibilita' del campionato in corso, per proporre un'immagine credibile del mondo del calcio e dei suoi players". "Con questo, e solo questo, intendimento, scevro da interessi personalistici e/o speculativi, la societa' ha conferito incarico agli avv.ti Gianmaria Daminato di Venezia e Mattia Grassani di Bologna al fine di tutelare, in tutte le sedi opportune, le proprie innegabili ragioni e cio' indipendentemente dalla posizione di classifica ricoperta".

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