IL NUOVO TORO

L'entusiasmo di Cairo: "Juric mi ha rimotivato, non vendo più"

Nella conferenza stampa di presentazione della prossima stagione granata hanno parlato il presidente e il nuovo allenatore

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"Non ho alcuna intenzione di vendere il Toro, l'arrivo di Juric mi ha rimotivato: già con Nicola lo ero, Juric ancora di più": con queste parole il presidente granata Urbano Cairo, nella conferenza stampa di presentazione della nuova stagione, ha dato il benvenuto al nuovo allenatore. "Non ne vedo così tanta, di contestazione - ha aggiunto il patron - e ci sta il malumore, anche perché avevamo fatto risultati che al Toro non si vedevano dagli anni Novanta: ma il Toro non era in Serie A per dieci anni di fila dagli anni Ottanta".

Queste le parole di Ivan Juric: "Ho scelto il Toro perché si puo' lavorare e crescere molto: lo stimolo è importante. Voglio far crescere questa Società e portare valori. L'idea di trovare giocatori interessanti che hanno fatto male e con i quali lavorare per farli migliorare mi intriga molto. C'è un gruppo di giocatori su cui voglio puntare. Prima però voglio conoscerli e valutarli tutti, sia dal punto di vista tecnico che dello spirito", ha continuato il neo allenatore granata. "Nel mio Toro non c'è posto per gente che non è contenta. Voglio che il Toro giochi in maniera più aggressiva, con uno spirito diverso, attaccando. Dobbiamo dare segnali da subito su come vogliamo affrontare le partite. Noi vogliamo vincere su ogni campo, contro tutti. Adesso io e il mio staff dobbiamo dare un segnale. Milinkovic-Savic sarà il titolare, Berisha il secondo. Il mercato? Io non faccio richieste di calciatori specifici, non può esserci la perfezione in tutto: bisogna avere lo spirito giusto e la capacità anche di adattarsi per sopperire a certe mancanze".

"Quando arrivi da stagioni come sono state le ultime due del Torino è ovvio che ci siano dei problemi. Non bisogna illudere nessuno, si deve partire da qui. Voglio fare passi in avanti e migliorare, ma un obiettivo ora non è possibile definirlo. Con il presidente avevamo fatto una chiacchierata l'anno prima e c'era stata la sensazione di capirsi. Poi ho valutato anche il fatto che in rosa ci sono 10-12 giocatori dal 1996 in su che possono fare meglio di quanto fatto finora. L'etichetta di 'allenatore valorizzatore' mi fa senza dubbio piacere: mi piace valorizzare le persone con cui lavoro", ha concluso Juric.

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