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RITORNO AL PASSATO

Spalletti torna a Napoli: nuova sfida per il tecnico della Juventus nella città che lo ha tanto amato

Il toscano tornerà in Campania da allenatore della Juventus dopo aver conquistato il terzo scudetto con i partenopei

di Redazione
05 Dic 2025 - 09:59

Il 7 dicembre 2023 Luciano Spalletti veniva ufficialmente insignito della cittadinanza onoraria di Napoli, a conferma del grande lavoro svolto con i partenopei che lo aveva spinto alla conquista del terzo scudetto, tre decenni dopo i successi ottenuti con Diego Armando Maradona. A due anni esatti di distanza Spalletti torna a Napoli, ma lo fa da avversario, sulla panchina degli acerrimi avversari del club di Aurelio De Laurentiis: la Juventus.

Una storia che si intreccia paradossalmente con quella di Antonio Conte, bandiera bianconera per anni e ora condottiero del quarto scudetto napoletano. Un allenatore che, nonostante i "tira e molla" che caratterizzano le sue esperienze in panchina, si è immerso nello spirito partenopeo ed è pronto a restituire "pan per focaccia" al collega toscano. 

Dopotutto gli allenatori, così come i calciatori, oggi sono più dei professionisti che delle bandiere e, anche un cambio di schieramento così importante, può essere accettato dai tifosi come sacrificio sull'"altare" del risultato. Dopotutto si tratterà anche la prima sfida ufficiale fra i due che il destino li ha fatti incrociare di fatto soltanto nel 2019 quando il toscano lasciava il posto al salentino sulla panchina dell'Inter.

Una staffetta che potenzialmente si ripete ora che Spalletti torna nella città che lo ha tanto amato e che non lo smette di ricordare, come dimostrato dal tatuaggio impresso sul braccio dopo la vittoria dello scudetto e rimasto lì nonostante il passaggio all'acerrima avversaria. Un passaggio di consegne che, paradossalmente, ricorda gli scambi di destini fra José Altafini e Omar Sivori, ma che in tempi più recenti non può far pensare ai "tradimenti" di Gonzalo Higuain e Cristiano Giuntoli. 

Non è forse nemmeno più tempo di utilizzare quella parola, semplicemente perché Spalletti è una parte della storia del Napoli e così lo rimarrà, anche oggi che torna in Campania da avversario. Per la precisione da allenatore di quella Juventus che nella città di Partenope spesso si è faticato ad accettare.