Serie B: Lecce esagerato, sette gol e terzo posto solitario

Nel recupero con l'Ascoli i giallorossi risolvono la pratica già nel primo tempo

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Il Lecce ha fretta di continuare a sognare la Serie A e al Via del Mare l'Ascoli soccombe nel recupero della 22.a giornata per 7-0. Risultato già definito in un primo tempo in cui la squadra di Liverani va al doppio dei bianconeri: a segno Tabanelli, al 4' e poi al 60', Petriccione al 16', La Mantia al 19', Mancosu al 24' e al 66' e Falco su rigore al 31'. Con questi tre punti il Lecce scavalca il Verona e si porta da solo al terzo posto.

L'1 febbraio ci si era fermati dopo 4 secondi, con Scavone a terra senza sensi dopo un contrasto di testa con Beretta e tutto il Via del Mare avvolto dalla preoccupazione. Lecce e Ascoli ripartono dal punto esatto di quello scontro, ma in campo c'è solo una squadra ed è quella di Liverani che in meno di mezz'ora seppellisce sotto cinque gol quella di Vivarini. Mancosu è in serata più dei suoi compagni e ha calcio da regalare a tutti: al 4' mette sulla testa di La Mantia che appoggia per la girata vincente di Tabanelli, al 16' pesca Petriccione che raddoppia e al 24' segna il 4-0 con un sinistro sotto l'incrocio da dentro l'area. Il tris arriva al 19' con il solito La Mantia che mette il piede e allunga in rete un tiro da fuori di Calderoni. Al 31' Falco segna su rigore il quinto gol per il Lecce e a questo punto i tifosi dell'Ascoli abbandonano il settore ospiti.

Nella ripresa la squadra di Liverani non ha cali di tensione, quella di Vivarini rimane frastornata e subisce anche il sesto gol al 60', con Tabanelli che trova la personale doppietta su un'altra splendida palla di Mancosu in profondità. Il capitano del Lecce, purtroppo per l'Ascoli, non ha ancora finito e al 66' festeggia la doppietta personale con un destro appena dentro l'area. Liverani può sorridere, adesso in classifica il suo Lecce, che non segnava almeno sei gol in una singola gara di Serie B dal maggio del 1949, è da solo al terzo posto con 48 punti, due in più del Verona. E lì davanti Palermo e Brescia, a 49 e 50, non sono poi così lontane.

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