A Torino lo "scontro" tra Tudor e Juric con Chivu che in serata è atteso dallo scontro in Sardegna
© Getty Images
La Serie A riparte oggi con un big match. Dopo l'antipasto con Como-Cremonese (h. 15), la quinta giornata di campionato ci regala subito il duello tra la Juventus e l'Atalanta (h. 18): i bianconeri giocano per vendicare il poker subito la stagione passata con Thiago Motta in panchina e per mettersi temporaneamente in vetta, Juric per il tris di successi. Proverà ad approfittare di eventuali passi falsi, invece, l'Inter: alle 20.45 la sfida al Cagliari.
JUVENTUS-ATALANTA
Tutti gli occhi saranno puntati sul primissimo big match della 5a giornata, molto atteso dai tifosi bianconeri. La Juventus deve infatti riscattare il tonfo di marzo e quello 0-4 umiliante subito allo Juventus Stadium, che sancì la rottura definitiva con Thiago Motta. Igor Tudor e i suoi hanno ottenuto dieci punti nelle prime quattro giornate e si trovano a -2 dalla capolista-Napoli, dunque il sogno è duplice: vincere per riscattare quel ko, ma anche per mettersi in vetta alla Serie A per una notte. Una leadership che potrebbe anche durare più a lungo, qualora arrivasse un risultato "amico" da Milan-Napoli. Nel derby croato tra Juric e Tudor, invece, l'atalantino gioca per il tris di vittorie che rasserenerebbe definitivamente l'ambiente, dopo le goleade a Lecce e Torino. Accantonata la folle idea che prevedeva Lookman titolare, la Dea si prepara a vivere un'emergenza difensiva: out Kolasinac, Hien, Scalvini e Zalewski (più Scamacca). Ci sarà dunque il 2008 Ahanor al fianco di Kossounou e Djimsiti, con Bellanova-Zappacosta esterni e Pasalic mezzala: rimandato il rientro tra i titolari del recuperato Ederson. Giocherà dall'inizio, invece, De Ketelaere: ci sarà lui, con Sulemana, alle spalle di Krstovic. Il montenegrino è reduce dalla doppietta al Toro e vuole ripetersi, per dimostrare di poter raccogliere l'eredità di Retegui, mentre Jonathan David è pronto a tornare titolare nei bianconeri. Tudor lo rilancerà, con Zhegrova e Yildiz alle sue spalle. Debutto da titolare per il kosovaro, con Kalulu-Cambiaso sulle fasce della mediana e la conferma di Gatti nel terzetto difensivo. Non ci saranno stravolgimenti per Tudor, squadra che funziona non si cambia.
CAGLIARI-INTER
Spera di approfittare di un passo falso della Juventus e delle rivali l'Inter, attualmente ferma a quota sei punti dopo quattro giornate. I nerazzurri sono convinti di essersi sbloccati definitivamente dopo le vittorie contro Ajax e Sassuolo, e vogliono allontanare definitivamente i venti negativi dalla gestione-Chivu. La squadra balla nella fase difensiva, ma ha dalla sua un Thuram in grandissimo spolvero: 5 gol tra Serie A e Champions League. Al suo fianco questa volta non ci sarà Pio Esposito, che torna ad accomodarsi in panchina dopo le ottime prestazioni (senza gol) nelle due gare da titolare. Rientra infatti Lautaro Martinez, che viene subito buttato nella mischia ricomponendo la Thu-La e andando a caccia del gol, dopo la mezz'ora di rodaggio col Sassuolo. Quella che vedremo contro i sardi, a meno di sorprese, sarà l'Inter del "ritorno al passato". Acerbi regolarmente titolare con Akanji e Bastoni, Darmian (preferito a Luis Henrique) sulla destra con Dimarco sull'altra corsia e il ritorno di Mkhitaryan: ci sarà lui, e non Sucic, con Barella e Calhanoglu. I nerazzurri vogliono salire a nove punti e hanno una doppia speranza: lo stop di Juventus e Napoli, per accorciare sulla vetta ed entrare nella lotta-scudetto. Cercherà di evitare questo scenario l'ottimo Cagliari di Fabio Pisacane, che ha ottenuto sette punti in questo avvio di campionato e si è qualificato brillantemente agli ottavi di Coppa Italia. I rossoblù hanno già fermato una big, la Fiorentina, e vogliono ripetersi tra le mura amiche. I precedenti contro l'Inter sono sfortunati e raccontano di sette ko nelle ultime otto gare, e di una vittoria all'Unipol Domus che manca da sei anni, ma intorno al Cagliari c'è un entusiasmo mai visto. Si proseguirà col 4-3-2-1 che sta funzionando, e vedrà Sebastiano Esposito guidare la squadra insieme a Folorunsho. Ci saranno loro due dietro al Gallo Belotti, reduce dalla doppietta al Lecce: mediana fisica con Adopo e Deiola ai lati di Prati, Mina-Luperto leader difensivi con Palestra motorino sulla destra. I sardi sognano l'impresa, Seba Esposito il gol dell'ex contro il fratello Pio: sarà una grande sfida, quella tra gli Esposito.
COMO-CREMONESE
Ad aprire la giornata ci sarà in realtà un'altra sfida, quella tra il Como di Cesc Fabregas e la Cremonese di Davide Nicola e Jamie Vardy. Sarà un match sorprendentemente di vertice, tra due formazioni che vantano 7 e 8 punti. I grigiorossi sono ancora imbattuti e hanno frenato negli ultimi due turni, mentre Fabregas insegue la terza vittoria in campionato. Nicola ha recuperato solo in extremis Vardy e Sarmiento, dunque non rischierà nessuno dei due, out invece Collocolo e Moumbagna. Si va verso il consueto 3-5-2 con Vazquez-Sanabria davanti, Zerbin-Pezzella sulle fasce e il ritorno di Grassi dall'inizio. Al suo fianco Bondo e Vandeputte, confermato il trio difensivo: Terracciano e Bianchetti con Baschirotto, davanti all'ex Audero. Cesc Fabregas vara invece un Como più offensivo, con Vojvoda che torna sulla linea dei difensori da terzino destro. A fare il paio con l'ex Toro, sulla corsia avanzata, ci sarà l'ex Celtic Kuhn: confermati al suo fianco Nico Paz e Jesus Rodriguez, aspettando Diao. La punta dovrebbe essere Douvikas, reduce da una grande gara (con gol) in Coppa Italia, mediana con Perrone e Da Cunha: panchina per Baturina, rientra Jacobo Ramon dietro dopo la squalifica. Il Como vuole una vittoria che, presumibilmente, varrebbe la top-5 a fine turno.