L'uruguaiano, ex di Juve e Napoli, a Tuttosport: "Antonio è una macchina da guerra, ma Luciano è un vincente nato"
di Redazione© Getty Images
"Spalletti può farti vincere lo scudetto, ma Conte è un grandissimo, un allenatore che tutto il mondo invidia al Napoli". A radiografare i condottieri di Juve e Napoli, che domani sera si sfideranno al Maradona, è Daniel Fonseca, doppio ex di lusso, appunto, di bianconeri e azzurri. "Conte era una macchina da guerra, un grandissimo cagac... quando c'era l'allenamento - racconta a Tuttosport -. Era semplicemente un esempio, non diceva mai stupidaggini, ogni parola era un pugno sullo stomaco. Ho capito perché è diventato un grandissimo allenatore: aveva un carisma da trascinatore già in campo".
"Juve e Napoli - dice ancora - sono due squadre che mi fanno subito riaffiorare bellissimi ricordi. Mi sono fatto conoscere in Europa proprio con le big in Italia. E poi ho avuto due allenatori fenomenali come Ranieri e Lippi, importantissimi per il mio modo di giocare. La Juve era una potenza quando arrivai, era la più forte in Europa insieme al Manchester United. Ma quando penso all'Italia non mi dimentico della Roma: pregammo Carletto Mazzone di lanciare Francesco Totti, in allenamento non ho mai più visto nessuno che a 16 anni avesse i suoi colpi. Nessuno".
Da Totti a Yildiz il passo è breve: "Se lo utilizzerei come punta centrale? Ma certo, uno con i suoi colpi può giocare in qualsiasi ruolo davanti. Spalletti l'ha già fatto con Totti, non gli manca certo il coraggio per riprovarci con Yildiz, che è giovanissimo". Ma per chi tiferà Fonseca tra Napoli e Juventus domenica sera? "Per i due allenatori: sono i veri protagonisti. Sono più bravi loro dei giocatori in campo, la Serie A non ha più la qualità dei miei tempi. Preferite il fisico alla tecnica e ora rischiate di non andare ai Mondiali per la terza volta di fila: ma quando cambierete?".