Al Mapei Stadium la squadra di Di Francesco vince di misura e supera in classifica il Milan al sesto posto
Balzo in avanti verso l'Europa per il Sassuolo. Al Mapei Stadium la squadra di Di Francesco batte 1-0 il Verona, già retrocesso, e scavalca il Milan al sesto posto in classifica, salendo a quota 55 punti. Dopo un primo tempo brutto e con pochissime occasioni da ambo le parti, Pellegrini sblocca il match al 58' grazie a un tiro dal limite deviato da Moras. A due gare dal termine, i neroverdi ora sono a +1 dai rossoneri.
Dalle parti di Sassuolo il sogno europeo resta vivo. Lo dice la classifica. Col Milan dietro, tutto è nelle mani della banda di Di Francesco e della Juve in finale di Coppa Italia. Col Verona i neroverdi portano a casa tre punti pesanti, soprattutto perché arrivano al termine di una gara difficile, giocata malino e senza il solito piglio. Sarà la sindrome del "braccino", quella che che viene a chi vede l'obiettivo vicino e ha paura di raggiungerlo davvero. Ma tant'è. Al Mapei Stadium basta un gol "sporco" di Pellegrini. Tutto il resto, a questo punto, conta poco. Conta poco come è arrivata la vittoria. Conta poco la prova del Verona, che ha giocato comunque una gara dignitosa. E conta poco anche la qualità del gioco dei neroverdi in questo finale di stagione. Quello che conta invece è il sesto posto, crocevia di un progetto coraggioso che ora potrebbe trasformarsi in una grande realtà.
A caccia del traguardo storico, Di Francesco si affida alle certezze neroverdi: modulo aggressivo e tridente. Ormai retrocesso e senza più nulla da perdere, il Verona si presenta invece al Mapei Stadium a testa alta e con Luca Toni in panchina. L'avvio del match è cauto, con i neroverdi che provano ad aggirare sugli esterni il bunker scaligero. Berardi si muove bene negli spazi stretti, ma la manovra degli emiliani è troppo prevedibile e si infrange contro la densità gialloblù. E così al quarto d'ora la prima grande occasione è per il Verona: Longhi buca e Wszolek spara su Consigli. A ritmi blandi e con pochi spazi, il Sassuolo fatica a trovare le giuste distanze in mezzo al campo e il Verona guadagna metri col passare dei minuti, spingendo soprattutto sulla sinistra. Viviani sfiora il vantaggio con un destro dal limite, poi alla mezz'ora è Siligardi a far venire i brividi a Di Francesco. Vrsaljko prova a scuotere i neroverdi con i suoi cross, ma in mezzo all'area i centrali giallobù fanno buona guardia e fino all'intervallo tra le azioni degne di nota si registra solo un'uscita di Gollini su Berardi.
Nella ripresa è ancora il Verona a rendersi subito pericoloso con Ionita, che impegna Consigli da fuori. Ma è solo un fuoco di paglia. Senza ritmo e con tanti errori in disimpegno, infatti, la gara non decolla. E lo spettacolo pure. Dopo un quarto d'ora di nulla o poco più, poi il Sassuolo affonda il colpo con Pellegrini (aiutato da una deviazione di Moras) sugli sviluppi di un'azione insistita al limite di Duncan. In vantaggio, i neroverdi manovrano con più sicurezza e Falcinelli sbaglia il colpo del raddoppio. Poi tocca a Berardi sfiorare il raddoppio prima di lasciare il posto a Politano. Lampi nel deserto di una gara giocata più con la paura di sbagliare che con la voglia di costruire gioco. Nel finale Rebic prova a rovinare la festa al Sassuolo, ma la mira è sbagliata e al triplice fischio i neroverdi possono continuare a sognare l'Europa. Con due gare ancora da giocare il Milan è dietro.
Pellegrini 6,5: è l'uomo l'uomo partita. Non tanto per la prestazione, quanto per il gol che regala ai neroverdi il sesto posto in classifica.
Berardi 6: buone cose, ma solo a tratti. Ha poco spazio e non riesce a espirmersi al meglio
Duncan 6,5: padrone del centrocampo. Da una sua azione nasce il gol del vantaggio, poi tante altre incursioni pericolose
Gomez 5: non pervenuto. Mai uno spunto, mai pericoloso
Ionita 6: nei panni del trequartista si destreggia bene. Ci prova anche dal limite
Wszolek 6,5: sulla sinistra il Sassuolo soffre e il merito è tutto suo