Sala e l'inchiesta urbanistica: "Ho le mani pulite. A settembre avanti su San Siro"

"Le mie mani sono pulite". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel suo intervento durante la seduta del Consiglio comunale sull'inchiesta urbanistica in cui è indagato. "Tutto ciò che ho fatto nell'arco dei due mandati, di cui ho avuto onere e onore, si è sempre esclusivamente basato sull'interesse dei cittadini e delle cittadine. Non esiste una singola azione che possa essere attribuita a mio vantaggio", ha sottolineato. "La maggioranza che mi sostiene c'è, coraggiosamente. Io ci sono. Più che mai motivato a proseguire nell'incarico", ha assicurato il primo cittadino. 

Sul nuovo stadio a San Siro. "Dobbiamo da settembre riavviare il percorso consiliare sullo stadio con l'obiettivo di rispettare i tempi che il progetto richiede" ha garantito Sala. Ha dato le dimissioni l'assessore alla rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi, anche lui tra i 74 indagati dalla Procura di Milano.

Il Comune, Inter e Milan intendono proseguire nel processo di vendita dello stadio ai club per 197 milioni, con la partecipazione del Comune ad alcune spese. La data chiave è il 10 novembre, quando scatterà il vincolo architettonico sul secondo anello: entro quel giorno il rogito dovrà essere completato, altrimenti le due società dovranno tornare su progetti alternativi. Si ripartirà a settembre, con due mesi di tempo per ottenere approvazione dalla Giunta milanese e dal Consiglio, prima di completare l’iter del finanziamento con le banche.