Nella 28.ma giornata di Serie A la Roma stecca a Ferrara. Al Mazza la squadra di Ranieri perde 2-1 con la Spal e lascia sul terreno punti preziosi nella corsa per la zona Champions. Fares sblocca la gara al 22' di testa sovrastando Karsdorp, poi Perotti pareggia su rigore al 54'. Di Petagna al 60' infine il gol che decide il match dal dischetto per un fallo dubbio di Juan Jesus. Per Semplici tre punti preziosi in chiave salvezza.
Del resto, fin dalle prime battute, al Mazza i giallorossi si presentano non certo in grande spolvero e anche con alcune scelte tecniche discutibili (vedi Zaniolo in panca). Col 4-4-2 disegnato da Ranieri, la Roma parte bassa, rimanendo però corta e compatta. Nzonzi e Cristante si piazzano a protezione della difesa, lasciando solo ad El Shaarawy e Kluivert il compito di avviare le ripartenze sulle corsie e a Schick e Dzeko l'onere di difendere palla sui lanci lunghi. Con più uomini in mediana, la Spal invece sceglie di manovrare, allargando il gioco su Fares e Lazzari e appoggiandosi alle sponde di Antenucci e Petagna. A ritmo blando, per venti minuti le difese segnano l'equilibrio, poi la Spal aumenta la pressione e sblocca la gara, evidenziando la fragilità degli esterni giallorossi in fase di non possesso. A rompere gli indugi ci pensa Fares, che sovrasta Karsdorp e insacca di testa su assist di Cionek. Un gol che concretizza il possesso palla degli uomini di Semplici e cambia il tema tattico del match. In controllo, i padroni di casa rallentano in fase di costruzione e provano a colpire in ripartenza, i giallorossi invece si affidano alle torri e alle imbucate centrali. Da una parte Kurtic e un incontenibile Lazzari sfiorano il bis, dall'altra invece ci provano Schick, Dzeko ed El Shaarawy, ma il risultato non cambia.
Nella ripresa Ranieri torna sui suoi passi, boccia Elsha e Kluivert e getta subito nella mischia Perotti e Zaniolo per cercare di arginare le incurisioni di Lazzari e Fares e dare rapidità alla manovra. E la mossa funziona. Dopo uno strappo del gioiellino giallorosso, Cionek atterra infatti Dzeko in area e Perotti segna dal dischetto. Dietro però la Roma è fragile e il pareggio giallorosso dura solo una manciata di minuti. Alla prima incursione di Fares, infatti, la Spal torna di nuovo avanti. Il raddoppio, tra le proteste degli ospiti, lo firma Petagna su rigore per un fallo dubbio di Juan Jesus, poi la gara riprende sui binari biancocelesti. Quadrata e ordinata, la squadra di Semplici gestisce il possesso in mediana con Missiroli e Kurtic, sfiorando il tris ancora con Petagna e serrando le linee in difesa. La Roma invece si aggrappa alla fisicità di Zaniolo e alle giocate di Dzeko, che costringe Viviano al miracolo. Un salvataggio che vale i tre punti e, dopo una traversa di Cionek, chiude la gara. A quota 26 la Spal respira, a 47 invece la Roma ha il fiato corto.
Lazzari 7: torna e la Spal centra il colpaccio. Dalla sua parte non c'è storia e quando accelera mette i brividi a Juan Jesus. Ha gamba per un'ora e per un'ora spinge
Fares 7: fisicità da vendere. Ha il passo quando strappa e sul gol dimostra di saperci fare anche con l'elevazione. Con Karsdorp però ha vita facile
Petagna 7: tanto lavoro sporco, come sempre. Ma non solo. Bravo a giocare sulla linea dei difensori e a fare a sportellate con tutti. Si procura il rigore (contestato) e lo trasforma con freddezza, firmando la rete che decide il match
Dzeko 6: non brilla, è vero. Ma dai suoi piedi arrivano gli unici colpi di qualità insieme alle incurisioni di Zaniolo. Viviano si supera d'istinto nella ripresa su un suo destro ravvicinato
Kluivert ed El Sahaarawy 5: 45' di sofferenza, soprattutto in fase di non possesso. Nel 4-4-2 tocca attaccare, ma anche coprire con continuità. Ranieli li leva a inizio ripresa
Juan Jesus 4,5: Lazzari lo punta senza sosta e, senza i raddoppi, va in affanno. Patisce anche sulle diagonali e procura il rigore che decide la gara
Schick 5,5: buon primo tempo, anche se con qualche sbavatura tecnica. Nella ripresa scompare, tirandosi fuori dalla lotta
Zaniolo 6,5: entra e la Roma cambia passo. Da un suo strappo arriva il rigore del pareggio, poi tante incurisioni e giocate nello stretto
Grazie per il tuo commento
Sarà pubblicato al più presto, dopo essere stato visionato dalla redazione
OK