Nicolò Zaniolo si è confessato a cuore aperto nel corso di una lunga intervista a Sportweek: "Ora sto bene e scalpito. Quando mi sono rotto il crociato la seconda volta, ho pianto veramente tanto. Ho pensato di mollare". Sull'arrivo di Mourinho: "Siamo gasati, è un grande allenatore, ha vinto tanto, ha grande personalità. Non vedo l'ora di cominciare. La penso come lui: bisogna puntare al massimo sempre, a nessuno piace perdere. Lui saprà gestire le sfide cruciali, ciò che ci è mancato quest'anno".
Il 21enne talento racconta i momenti bui dopo il secondo infortunio al ginocchio. "Vedevo i ragazzi camminare, volevo essere come loro. Io per tre mesi mi tiravo su con le stampelle. Poi grazie ai miei e agli amici, sono arrivato a oggi con più voglia di prima".
Su chi vorrebbe incontrare e vorrebbe anche alla Roma. "Ibrahimovic: è un Dio. Un mito. Mi piacerebbe parlargli, vedere come si approccia alla partita e giocarci, perché l'ho fatto solo alla play, dal vivo mai. Vorrei la sua costanza e il talento di Messi".
Sulla mancata convocazione agli Europei. "Pensando al bene dell'Italia, ai compagni che se lo sono meritato sul campo: io è tutto l'anno che li guardo in tv. Il ct mi ha chiamato tante volte. Ha deciso e mi ha spiegato: 'Non ti convoco per rispetto della squadra, si creerebbero dinamiche scomode nel gruppo'. Lo capisco. Poi certo, un po' di rammarico c'è perché ci speravo".
Ora l'obiettivo sono i Mondiali in Qatar nel 2022. "Quello è l'obiettivo, però facciamo passo dopo passo, Vinciamo l'Europeo, poi si potrà dire la nostra anche al Mondiale",
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