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Roma, Mourinho: "Non mi è piaciuta la gestione, non vedevo l'ora che finisse..."

Il tecnico giallorosso dopo la sofferta vittoria col Lecce: "Stanchezza fisica e mentale, giocare giovedì e domenica è dura"

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© Getty Images

José Mourinho si prende i tre punti conquistati a fatica dalla sua Roma contro un Lecce in dieci, ma non risparmia qualche bacchettata ai giocatori: "Non ricordo di tante partite giocate in 11 contro 10 in cui non vedevo l'ora che la partita finisse - ha detto il portoghese a Dazn -. C'era stanchezza fisica e anche mentale. Giocare giovedì e domenica è dura... Oggi guardavo Udinese e Atalanta, si vede che sono squadre che non giocano in settimana, avevano tutta un'altra intensità. Questa però non è una giustificazione: siamo entrati bene in campo, con intensità e pressione. Poi è diventata difficile in superiorità numerica perché noi l'abbiamo gestita male. Invece di giocare semplice abbiamo complicato le cose. Non mi è piaciuta questa gestione".

"Solo Belotti ha vinto qualche contrasto - ha proseguito Mou -. Loro hanno aspettato il finale per rischiare qualcosa, noi abbiamo avuto le occasioni per il 3-1, ma può succedere che nel finale arriva il pareggio e sarebbe stato un disastro. Oggi non abbiamo giocato bene e abbiamo vinto, con l'Atalanta abbiamo giocato meglio e abbiamo perso. Sicuramente dobbiamo gestire meglio la stanchezza".

Inevitabile poi parlare dei gol dei centravanti, che continuano a mancare: "È più una cosa mentale. In allenamento quando un attaccante sbaglia si sente subito l'autocritica, ma il gol arriverà, sia da Abraham che da Belotti. Mi preoccupa più la scarsa gestione della partita, al di là della stanchezza che è un dato di fatto. Con le uscite di Veretout e Mkhitaryan era Wijnaldum il giocatore che doveva gestire meglio la palla e ora quel giocatore ci manca".

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