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Roma, Mourinho: "Giocato senza intensità, ma il gol all'ultimo non è una sconfitta"

Il tecnico giallorosso dopo il pari di Udine: "Mancato il ritmo, ma siamo a 8 partite di fila senza sconfitte"

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© Getty Images

José Mourinho ammette che la performance di Udine non è stata certo indimenticabile, ma si gode il punto strappato al 94' che permette alla sua Roma di allungare la striscia positiva: "Basta guardare l’atteggiamento del corpo dei giocatori e capisci subito - ha detto il portoghese commentando l'approccio partita -. Non c'era né intensità né forza mentale. Inoltre se avessimo giocato col tempo reale saremmo andati avanti fino a mezzanotte, loro sono davvero forti in questa gestione del tempo. Comunque sono 8 partite in Serie A senza sconfitte, con 4 pareggi. Abbiamo fatto un punto a Udine e un punto a Sassuolo, quando segniamo all’ultimo non è una sconfitta".

L'allenatore ha spiegato di aver creduto anche nella vittoria dopo il rigore trasformato da Pellegrini: "Ho pensato che c'erano due o tre minuti in più per giocare. La partita in realtà non è stata diversa da quella che mi aspettavo. Ho capito che non avevo sbagliato nella mia analisi e penso che siamo entrati di più nel gioco con i cambi, che hanno dato energia. Ho visto da qualche giocatore una difficoltà a entrare nella partita e anche Foti (il suo vice, ndr) ha notato questa difficoltà, contro una squadra che ha preparato la partita in tutta la settimana. È stata difficile, se avessimo prima avremmo avuto più tempo per ribaltarla, però purtroppo è stato solo alla fine".

Alla squadra è mancato qualcosa: "Abbiamo avuto più possesso palla, ma senza intensità. Ho parlato con i giocatori diverse volte, non possiamo scegliere le partite, perché sono tutte importanti: lo sarà giovedì, poi lo sarà domenica. Dobbiamo avere la forza mentale di migliorare in questo aspetto. Non è facile giocare il giovedì e poi la domenica. Dobbiamo avere uno spirito diverso, anche io sono un po’ stanco, però quella io la sento dopo. Oggi invece qualche giocatore la stanchezza l’ha sentita durante la partita e questo non mi è piaciuto".

Infine un commento su Zaniolo e Pellegrini: "Nicolò l’ho visto molto bene. Gli ho detto che l’Udinese è una squadra che fa prendere molti gialli e che bisogna controllarsi. Dopo l’esperienza con Di Bello e i due gialli contro l'Inter avevo paura, ha giocato molto condizionato e nonostante questo ha fatto molto bene. Lorenzo mi ha convinto, ma davanti è un po' mancato. Avevo bisogno di un terzo attaccante per non lasciare superiorità, ma ho sentito la sua mancanza. Quando sono entrati Jordan e Perez ha giocato un po’ più avanti. Abbiamo rischiato, perché perdere 1 o 2-0 non fa differenza. Questo punto ci permette di continuare la nostra striscia di partite senza sconfitta".

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