In un'intervista alla Uefa, José Mourinho ha parlato del progetto Roma. "La cosa fondamentale era costruire una mentalità che alla Roma non era presente da tanti anni - ha spiegato lo Special One - È stata costruita parallelamente a un altro elemento per me cruciale: l'empatia. L'empatia per me va oltre il gruppo, si estende anche a come è percepito il club dal resto della società, questo club vale molto più della squadra, ha un peso enorme, subisce pressione dalla comunità e dai tifosi".
Sulla passata stagione, conclusa con la vittoria in Conference League. "Era importante, non solo per la squadra, ma anche per il club e a essere onesto anche per me". Infine una battuta sul tatuaggio con le tre coppe vinte in Europa. "Sono l'unico che ce l'ha fatta, nessun altro giocatore o allenatore ci è riuscito - dice mostrando il tatuaggio sulla sua spalla destra - Mi fa davvero ridere, ci stiamo scherzando su, ma se ci pensi un attimo è qualcosa di cui essere orgogliosi. Tuttavia, di strada da fare ce n'è ancora tanta e proverò a ottenere qualcosa in più".
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