PARLA IL MEDICO

Roma, il dott. Manara su Zaniolo: "Non abbiamo affrettato i tempi di recupero. Calendario troppo fitto"

Il responsabile sanitario giallorosso: "Riducendo allenamenti e tempi di recupero aumenta il rischio infortuni"

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L'intervento per la ricostruzione del legamento crociato del ginocchio sinistro di Nicolò Zaniolo è perfettamente riuscito e il talento della Roma, dopo qualche giorno ad Innsbruck, potrà proseguire in Italia a Trigoria con la riabilitazione. "Non faremo pressione a Zaniolo per recuperare, è un entusiasta di suo e ogni atleta fa un percorso a sé" ha commentato Massimo Manara, responsabile sanitaria della Roma che ha difeso l'operato dopo il primo infortunio: "Non abbiamo assolutamente affrettato i tempi di recupero, Zaniolo era stato sottoposto a una serie di controlli tra luglio e fine agosto che non presentavano alcuna asimmetria muscolare agli arti inferiori".

Anche per questo motivo il dott. Manara non correla tra loro gli infortuni alle due ginocchia: "Non c'è legame, motivo per il quale non si può parlare di recidiva. Ci sono però delle pubblicazioni scientifiche, legate ad atleti nella stessa fascia di età di Nicolò, che dimostrano un’elevata probabilità di subire lo stesso infortunio all’altro ginocchio".

Per Zaniolo ora ci saranno diversi mesi di fisioterapia per recuperare la mobilità ottimale: "In questo momento sta camminando con l'ausilio delle stampelle - ha raccontato il dott. Manara -. Se l'evoluzione sarà ottimale come stiamo vedendo, venerdì farà rientro a Trigoria. Nella prima fase recupererà a livello articolare, poi si passerà al recupero della coordinazione e del tono muscolare per poi passare a una terza fase in cui lavoreremo sulla riatletizzazione in campo. L'ultimo passo sarà il ritorno al lavoro in gruppo con la squadra".

Gli infortuni in casa Roma da diversi anni sono un punto debole che ha limitato la squadra giallorossa. Quella che sta per iniziare sarà una stagione fitta di impegni ravvicinati: "Non posso non manifestare preoccupazione per un calendario così intenso - ha ribadito il responsabile sanitario del club capitolino -. A tutto questo vanno aggiunte le partite di alcuni ragazzi con le nazionali e l'Europeo. Riducendo allenamenti e tempi di recupero il rischio di infortuni aumenta per tutti".

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