I DUBBI DEL TECNICO

Roma, Fonseca: "Si può correre nei parchi e non a Trigoria, perché?"

Il tecnico giallorosso: "I giocatori sarebbero molto più al sicuro, il calcio può rallegrare la città"

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Anche Paulo Fonseca esprime perplessità riguardo alla decisione del Governo di vietare fino al 18 maggio gli allenamenti per gli sport di squadra: "Non capisco perché si possa correre in un parco pieno di persone e invece non ci si possa allenare a Trigoria, dove ci sono tutte le possibilità di lavorare in sicurezza - ha detto il tecnico giallorosso ai microfoni di Teleradiostereo - Nel nostro centro sportivo ci sono tre campi, gli atleti sarebbero molto più al sicuro lì che in un parco".

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Fonseca ha anche sottolineato l'importanza di ripartire in sicurezza per offrire una valvola di sfogo ai tifosi: "La Roma e il calcio possono aiutare a dimenticare il problema sociale che stiamo vivendo - ha detto - La Roma in questo momento può essere un mezzo per regalare allegria alla città".

Il portoghese si è poi soffermato sul suo rapporto con la capitale, con la quale ha già instaurato un legame molto profondo: "Sono innamorato di questo club, ma anche della città, che è la più bella del mondo. È un sentimento unico, che mi fa sentire orgoglioso di essere l`allenatore della Roma, soprattutto dopo tutto quello che la società ha fatto a livello sociale".

Fonseca ha infine confermato che il colpo di fulmine con i giallorossi c'è stato in occasione di una trasferta Champions all'Olimpico con il suo Shakhtar: "Da portoghese avevo seguito spesso il calcio italiano, anche prima, e la Roma è sempre stata una delle squadre che mi piacevano di più. Ma quel giorno lì, in Champions, c`era un`atmosfera incredibile, uno stadio fantastico. E lì ho pensato che mi sarebbe piaciuto allenare la Roma".

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