VERSO ROMA-SIVIGLIA

Roma, Fonseca: "Conosciamo bene il Siviglia, Zaniolo e Pellegrini il futuro"

In vista della sfida agli andalusi, il tecnico giallorosso parla anche del suo primo anno in Italia: "Basta col mito del catenaccio, offensivamente uno dei migliori campionati in Europa"

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Dopo un'ottimo finale di stagione  con sette vittorie e un solo pareggio ("Il gruppo si è unito, abbiamo fatto un finale di campionato fantastico. Siamo in un buon momento"), la Roma si prepara alla sfida secca degli ottavi di finale di Europa League al Siviglia e il tecnico dei giallorossi, Paulo Fonseca, ne ha parlato in un'intervista ad As: "Conosciamo bene il Siviglia, ha vinto la coppa tre volte negli ultimi sei anni, è una grande squadra e ha un ottimo allenatore. Hanno fatto un campionato molto buono, sarà una partita molto difficile" le sue parole.

Contro gli andalusi Fonseca avrà certamente a disposizione Zaniolo, rientrato ormai a pieno regime dopo l'infortunio, e probabilmente Pellegrini, che sta recuperando dalla frattura al setto nasale: "Loro sono il futuro - ha detto il tecnico - ma ci sono anche Mancini, Ibanez, Diawara, Veretout, Carles Perez, Villar, Kluivert, Under... La nostra squadra è piena di giocatori giovani". 

E per Fonseca è questa la strada giusta da seguire per il prossimo mercato: "Ci sono due possibilità per essere più forti: una è investire come investono Juve e Inter, ma la Roma ora non ha queste possibilità. L'altra è dare continuità e fare un lavoro per costruire il futuro: questo è il nostro cammino. Abbiamo cambiato molti giocatori dall'estate scorsa. Abbiamo confermato giocatori di esperienza come Dzeko e Kolarov, ma possiamo contare anche su una squadra di giovani. Questa squadra può diventare molto forte in futuro".

A proposito di Dzeko, Fonseca lo esalta e dedica anche una piccola puntura a Ciro Immobile, capocannoniere (e Scarpa d'Oro) anche grazie ai 14 rigori segnati: "È un giocatore speciale. Ha fatto 16 gol, ma senza calciare i rigori. Ci sono altri giocatori in Italia che hanno fatto molti gol, ma tirando i rigori. Ha qualità ed esperienza enormi, non è facile oggi trovare giocatori così".

Infine un bilancio del suo primo anno in Italia: "Il calcio italiano è stata una grande sorpresa per me, il livello è molto alto. Sapevo che le squadre erano forti e organizzate, ma attaccano molto e non sono solo difensive. Il capocannoniere in Europa è stato Immobile. È vero che tatticamente e difensivamente le squadre italiane sono forti, ma dobbiamo smetterla con il mito del catenaccio. Da un punto di vista offensivo, il calcio italiano è uno dei migliori in Europa".

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