l'analisi

Roma, tutto in sette giorni: Leverkusen e Atalanta nel destino

Il disegno della stagione 2024/25 passa attraverso le prossime due partite: i giocatori sono stanchi ma non mollano

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La Roma stanca e incerottata, per dirla alla De Rossi, non molla un centimetro, non può e non vuole farlo perché ha di fronte a sé una settimana decisiva per capire che tipo di stagione sarà la prossima, non solo a livello di competizioni ma di mercato, prospettive e progetto. Vero che contro la Juventus non è riuscita a difendere il vantaggio, i tre punti sarebbero stati vitali, ma la pressione e la stanchezza che la rincorsa in campionato ha messo nelle gambe e nella testa pesano come macigni sui giocatori, senza contare le fatiche europee e in mezzo il mini-recupero con l'Udinese. Non è un caso che ieri è andata in scena più una partita di volontà e orgoglio che un match tattico e ordinato, segno che la rosa vuole ancora credere nel doppio obiettivo - finale di Europa League e qualificazione alla Champions - cercando di colmare i limiti d'energia con un surplus mentale.

I sette giorni più lunghi dell'anno iniziano giovedì, con il ritorno della semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen. Lo 0-2 dell'Olimpico racconta quasi tutto, servirà nulla meno di un'impresa contro i tedeschi, imbattuti da 47 partite (ultima sconfitta nel finale della scorsa stagione), motivo per il quale sarà molto importante capire se Paulo Dybala, uscito anzitempo ieri sera, riuscirà a recuperare: i primi esami hanno rassicurato escludendo lesioni, si tratta di un affaticamento che va gestito.

La finale di Europa League porterebbe, ovviamente, l'occasione di poter poi alzare un trofeo - e vendicare la finale persa lo scorso anno ai rigori contro il Siviglia - ma anche, considerando una vittoria a Dublino nell'ultimo atto, la possibilità di qualificarsi in Champions League. Anche in caso di eliminazione a Leverkusen, la coppa più prestigiosa avrebbe un altro modo di essere raggiunta, tramite la qualificazione in campionato.

Fare i calcoli, oggi, è veramente complicato, con l'Atalanta che deve giocare con l'Udinese - vincendo aggancerebbe i giallorossi - e poi recuperare contro la Fiorentina (partita che potrebbe essere giocata addirittura dopo fine campionato). Asterischi a parte, la Roma può ancora decidere il suo destino visto che domenica è attesa proprio dalla sfida contro i nerazzurri: vincendo, renderebbe meno decisiva la sfida tra nerazzurri e viola, anche perché dopo l'1-1 dell'andata, la squadra di De Rossi si garantirebbe il vantaggio in caso di arrivo a pari punti. Il cuore oltre l'ostacolo, insomma: è la settimana giusta per dimostrarlo.

CRISTANTE CI RICASCA: RISCHIA LA SQUALIFICA PER BESTEMMIA

Potrebbe esserci una tegola in vista per i giallorossi: Bryan Cristante rischia infatti una squalifica di una giornata per aver proferito una bestemmia, catturata in maniera nitida dalle telecamere al 75' del match con la Juve. Il labiale è impossibile da equivocare, ma tutto dipenderà dalle iniziative della Procura federale, che ha la facoltà di chiedere al Giudice sportivo di prendere in considerazione le immagini. C'è un precedente, in questa stagione, che riguarda Stefano Turati del Frosinone. Il portiere era stato squalificato dopo il match col Napoli del 22 agosto perché "chiaramente inquadrato nelle riprese televisive mentre proferiva un'espressione blasfema, udibile e individuabile senza margine di ragionevole dubbio". C'è poi un altro precedente che riguarda lo stesso Cristante, squalificato per un turno per una bestemmia proferita dopo un autogol in Bologna-Roma del dicembre 2020.

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