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VERSO ROMA-CAGLIARI

De Rossi: "Voglio Dybala alla Totti. L'Inter? Frattesi e Asllani titolari ovunque"

Il tecnico giallorosso ritrova Renato Sanches e sui nuovi acquisti è chiaro: "Portano qualità"  

04 Feb 2024 - 13:04

De Rossi vs Ranieri, ossia l'allievo contro il maestro. La sfida tra Roma e Cagliari, in programma lunedì sera all'Olimpico, è ricca di spunti: lo sa bene il tecnico giallorosso, il quale ha dedicato un pensiero a Sir Claudio alla vigilia: "Mi unisce un bel legame a lui - le parole dell'ex centrocampista in conferenza stampa -. Ho passato i due momenti più emozionanti della mia storia con lui: l'anno che abbiamo sfiorato lo Scudetto e gli ultimi miei mesi da calciatori alla Roma. Ha un'intelligenza acuta. Esci sempre arricchito da una chiacchierata con lui".     

Angelino e Baldanzi: ci saranno anche loro, i due acquisti di gennaio, contro il Cagliari (e in lista Uefa): "Qualità è la parola che li racchiude entrambi - ha aggiunto De Rossi -. Mi piace molto questo. Poi è ovvio che l'inserimento dopo tre giorni è quello che è. Gli infortunati? Renato Sanches e Smalling si sono allenati entrambi con la squadra, ma il portoghese è un po' più avanti. E sarà convocato per lunedì. Smalling invece domani non ci sarà ma probabilmente lo vedremo convocato con l’Inter".

"Se ho troppe scelte a centrocampo? È un vantaggio avere giocatori bravi. L'Inter tiene fuori Asllani e Frattesi che sarebbero titolari ovunque. Poter alternare e ruotare a centrocampo è un vantaggio per me, poi dipende dall'avversario e pensare alle gare successive. È un gioco divertente, meno quando lasci fuori i calciatori. Le squadre forti hanno tanti giocatori forti". Come Dybala, del quale De Rossi ha parlato così: "Lui ha una lettura della giocata e un talento diverso, quindi se si abbassa a prendere la palla qualcuno deve riempire lo spazio. Quando invece sta negli ultimi venti metri può fare come vuole. Io ho giocato venti anni con Totti e nessuno gli diceva dove posizionarsi. Quando aveva la palla sapevamo di doverci buttare negli spazi perché poi la palla sarebbe arrivata".

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