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Contro Israele serve la gara perfetta per non concedere nulla e conquistare i tre punti per ottenere il pass per i playoff
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Gennaro Gattuso ha dato un'identità chiara all'Italia, quasi a sua immagine e somiglianza. Ringhiosa, cattiva (calcisticamente parlando) e con tanta voglia di esserci su ogni pallone, per cercare di creare e far male agli avversari. Non sempre ci riesce, perché la macchina perfetta non esiste, ma c'è voglia di far bene e di approcciarsi nella miglior maniera possibile a quelli che, realisticamente, sono i playoff che gli azzurri si giocheranno a marzo.
Ancora tre gare, con due scontri diretti non di poco conto contro Israele e Norvegia, col match di martedì a Udine contro la formazione di Ben Shimon che può di fatto regalare il pass anticipato per gli spareggi, ma una sfida che può dire tanto sul valore dell'Italia. Perché se è vero che il sorpasso alla Norvegia in testa alla classifica è ormai impossibile, con la differenza reti che premia Haaland e compagni in caso di arrivo a pari punti, dopo la gara di andata a Debrecen serve una prova di forza. Una prestazione che deve innanzitutto confermare quanto di buono visto nelle tre uscite della Nazionale targata Gattuso, ma che deve soprattutto mostrare l'Italia costante, precisa e attenta. E perché no, anche cinica.
Nella vittoria di Tallinn contro l'Estonia, infatti, se c'è qualcosa su cui recriminare è appunto il cinismo e l'attenzione. Il risultato, non nascondiamoci, poteva di certo essere più rotondo e il rigore sbagliato da Retegui, accompagnato dalle reti "divorate" da Raspadori e Spinazzola, poteva fare numero nella casella dei gol fatti degli azzurri. Così come grida vendetta la papera di Donnarumma al 76', fino a quel momento praticamente spettatore non pagante e tradito dai propri guantoni. Una disattenzione che in altre occasioni poteva essere pesante e costare cara agli azzurri.
Ma è proprio il "blackout" da dover essere cancellato, ricordandosi proprio quanto successo a Debrecen nel pirotecnico 4-5 contro Israele. Nei giorni che dividono dal match di Udine, infatti, Gattuso dovrà essere bravo a caricare l'ambiente (ce ne fosse bisogno) per l'importanza del match, ma anche e soprattutto per evitare errori che possono avere un peso non di poco conto. Serviranno attenzione e costanza, per non incappare in errori che gli israeliani potrebbero sfruttare come fatto un mese fa (dal 2-4 al 4-4 in 2' prima del gol-vittoria nel recupero), perché i tre punti di martedì sono forse i più importanti da conquistare in questo cammino verso i Mondiali 2026.
Tre punti che darebbero la certezza agli azzurri di giocarsi i playoff a marzo, permettendo di fatto a Gattuso di sfruttare le restati due gare del gruppo I per preparare al meglio gli spareggi per allontanare quanto più possibile l'incubo vissuto nei due precedenti del 2017 e 2022.