Zeman affonda: 3-1 dall'Udinese

Abruzzesi sempre più ultimi in classifica dopo la nona sconfitta in dieci gare. I bianconeri di Del Neri salgono a 33 punti

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Allo stadio Adriatico, dove contro il Genoa c'era stato l'unico acuto del Pescara nel giorno del ritorno di Zeman, l'Udinese affossa gli abruzzesi con un netto 3-1. Friulani avanti al 20' con un colpo di testa di Zapata, poi la squadra di Del Neri chiude i conti nella ripresa con le reti di Jankto e Thereau al 6' e al 10' del secondo tempo. Nel finale inutile gol della bandiera del subentrato Muntari. Il Pescara resta ultimo con 12 punti.

Un Pescara volenteroso ma che non riesce a concretizzare nel primo tempo e che nel secondo quasi si dimentica di rientrare in campo permettendo all'Udinese di regolare una partita già indirizzata dalla capocciata di Zapata dopo soli 20 minuti. Gli abruzzesi restano sempre più ultimi e si avvicinano come non mai alla Serie B, se mai qualcuno avesse avuto la forza di credere nel miracolo. Troppo fragile la squadra di Zeman, troppi errori individuali e troppo incapace di reagire se non nel finale quando i bianconeri avevano ormai mollato gli ormeggi. Gli uomini di Del Neri hanno condotto una gara ragionata, con un possesso palla che ha fruttato i gol con le giuste accelerazioni nei momenti decisivi e un finale di contenimento dove però il tecnico avrà qualcosa da ridire ai suoi che negli ultimi 10 minuti, per quanto la vittoria fosse già in cassaforte, hanno concesso troppi spazi a un generoso quanto impreciso Pescara. 

Zeman è stato chiaro alla vigilia del match: "Questa non è l'ultima spiaggia, finchè la matematica non lo dice non siamo fuori da questa lotta". E per continuare a sperare nel miracolo, nonostante 8 sconfitte nelle ultime 9 giornate, il boemo conferma ancora una volta il 4-3-3 dove Bovo prende il posto dello squalificato Coda in difesa mentre Mitrita si prende la maglia da titolare nel tridente sostituendo l'infortunato Caprari. Del Neri non può contare su Felipe, non convocato per affaticamento, e decide di affidarsi fin dal primo minuto al recuperato Thereau: spazio anche in questo caso a un 4-3-3 con Hallfredsson in regia e De Paul avanzato sulla linea d'attacco. Entrambe le squadre si presentano con numeri da incubo: nel 2017 Pescara e Udinese sono le squadre ad aver collezionato meno punti in Serie A (rispettivamente 3 e 5), gli abruzzesi sono la peggior difesa del campionato e i bianconeri non hanno mai segnato nelle ultime cinque trasferte. Entrambe sono squadre che segnano poco (28 e 27 gol).

Di fronte alla curva di casa ancora vuota per protesta, è l'Udinese a partire meglio con una sponda di Zapata che libera subito al tiro Hallfredsson, il quale spara però altissimo. I bianconeri cercano di prendere in mano il centrocampo con una manovra ragionata e un possesso che risulta poco efficace per lo scarso movimento delle punte. Il Pescara cerca, invece, tocchi rapidi e ripartenze veloci. Zeman deve affidarsi a una difesa totalmente inedita visto l'infortunio nei primissimi minuti di Stendardo che deve cedere il posto a Fornasier, centrale assieme a un Bovo alla sua prima da titolare con la maglia biancoazzurra. E che i meccanismi della retroguardia pescarese non siano consolidati lo testimonia perfettamente il vantaggio dell'Udinese: al 20' dagli svulippi di un corner sulla destra, Jankto pennella un assist preciso per la testa di Zapata che anticipa Bovo e infila Bizzarri. Settimo centro stagionale, e secondo consecutivo dopo quello alla Juve, per l'attaccante colombiano. Lo svantaggio sveglia il Pescara che nel giro di pochi minuti, cercando si sfruttare il consueto gioco sugli esterni, soprattutto dalla parte destra dove sfreccia un infaticabile Zampano, crea tre occasioni buone con Mitrica bloccato da Karenzis e Cerri che di testa prima indirizza debolemnte poi, al 33', trova la rete ma da posizione di fuorigioco. Nel complesso la prima frazione vede un'Udinese che fa valere la prorpia superiorità tecnica senza però mai alzare i ritmi e un Pescara  volenteroso ma ancora non efficace. 

Nella ripresa Zeman prova a dare più sostanza al centrocampo inserendo Muntari al posto di uno spento Verre ma è l'Udinese a ripartire col piglio giusto e a farsi vedere nell'area avversaria. Jankto scalda il piede: dopo tre minuti spara alto e al 6' segna il raddoppio con un tiro a incorciare preciso sfruttando uno schema su punizione con Hallfredsson che lo lancia lungo la sinistra e Bovo a tenere tutti in gioco. Il Pescara accusa il colpo e continua a imbarcare acqua dallo stesso lato: al 10' ancora Jankto dalla sinistra mette in mezzo un pallone che l'accorrente Thereau spinge in porta con una leggera deviazione di un Bovo disastroso. Dopo aver dato gas per i primi 15 minuti l'Udinese passa a una comoda gestione di un match che il Pescara non ha le energie nè la voglia nè le capacità di provare a rimettere in discussione. Ci pensa allora Muntari a destare i suoi con il gol della bandiera a dieci minuti dal termine con un tiro dal limite che sorprende il subentrato Scuffet, al ritorno in Serie A. Nel finale forcing tanto generoso quanto improduttivo del Pescara che non riesce comunque ad approfittare di un'Udinese già negli spogliatoi per rendere meno amaro il risultato finale. 

Bovo 4: La prima da titolare con la maglia del Pescara è da dimenticare. Si fa anticipare da Zapata sul primo gol, tiene in gioco tutti sul secondo e, per non farsi mancare nulla, trova la sfortunata deviazione sulla terza rete di Thereau. 
Benali 5,5: Nel primo tempo è il migliore dei suoi nonostante la coppia Thereau-Samir non lo perda mai di vista. E' lui, in assenza di Caprari, il più pericoloso e il più vivace dell'attacco anche se ha la colpa dopo soli 13 minuti di ritardare una conclusione nel cuore dell'area che poteva cambiare la storia del match. Cerca la conclusione, i fraseggi e l'assistenza ai compagni. Nella ripresa si spegne lentamente come tutta la sua squadra. 
Hallfredsson 6: Non una partita straordinaria la sua. Sbaglia molto nel primo tempo perdendo anche palloni pericolosi a ridosso della propria area e qualche imprecisione nel far ripartire l'azione. Più tranquillo e preciso nella ripresa quando salva la prestazione con l'assist per il 2-0 di Jankto che indirizza la partita. 

Thereau 7: Recuperato all'ultimo e dalla sua prestazione si capisce perché Del Neri non abbia voluto rinunciare a lui. Tantissimo movimento, indietreggia molto per contenere Benali fino a che che non lo prende in consegna Samir, consueta qualità e decimo gol messo a segno che chiude la gara dopo essersi fatto trovare nel posto giusto al momento giusto. 
Jankto 7,5: Un gol e due assist per il man of the match. E' lui l'uomo in più, quello che balla con disinvoltura tra la linea di centrocampo e quella d'attacco. Pennella il cross per la testata vincente di Zapata, inizia a prendere la mira a inizio ripresa e dopo pochi minuti chiude la pratica con un preciso diagonale che vale il 2-0. Dopo pochi minuti mette una palla altrettanto precisa nel cuore dell'area che Theraeau può solo spingere in rete per il terzo gol bianconero. 

PESCARA-UDINESE 1-3
Pescara (4-3-3): Bizzarri 5,5; Zampano 5,5, Stendardo sv (7' Fornasier), Bovo 5, Biraghi 5; Verre 5 (1' st Muntari 6), Bruno 5,5, Memushaj 5; Benali 5,5, Cerri 5, Mitrita 5,5 (19' st Kastanos 5,5). A disp.: Fiorillo, Crescenzi, Fiorillo, Milicevic, Cubas, Brugman, Aldegani, Muric. All.: Zeman 5.
Udinese (4-3-3): Karnezis 6,5 (34' st Scuffet 5,5); Widmer 6, Danilo 6, Angella 6,5, Samir 6,5; Badu 6, Hallfredsson 6 (25' st Kums 6), Jankto 7,5; De Paul 6, Zapata 6,5, Thereau 7 (28' st Gabriel Silva 6). A disp.: Scuffet, Perisan, Heurtaux, Adnan, Balic, Matos, Ewandro, Perica. All.: Del Neri 7. 
Arbitro: Celi
Marcatori: 20' Zapata (U), 6' st Jankto (U), 10' st Thereau (U), 38' st Muntari (P)
Ammoniti: Hallfredsson (U), Bruno (P), Danilo (U), Bovo (P), Gabriel Silva (U), De Paul (U)
Espulsi: -

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