Dall'esordio con la Macedonia del Nord alla sconfitta fatale con la Norvegia: il bilancio dell'era Spalletti
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Dopo soli due anni si è conclusa l'avventura di Luciano Spalletti sulla panchina dell'Italia. Fatale la sconfitta per 3-0 con la Norvegia, che ha portato all'esonero. Un epilogo che sembrava, quasi, scontato dopo la sfida con la Norvegia, come dichiarato dallo stesso Spalletti, il quale aveva annunciato un imminente colloquio con il presidente federale Gravina: "Mi ha dato la possibilità di essere CT e lo ringrazierò sempre, poi lui può fare ciò che gli pare. Ora devo pensare a questa partita e poi parlerò con Gravina". Colloquio anticipato all'indomani della sfida con la Norvegia, nel corso del quale Gravina ha comunicato l'esonero al Ct. Che, però, domani sera sarà in panchina contro la Moldova.
Arrivato nell'estate del 2023 dopo l'addio di Roberto Mancini, Spalletti ha collezionato 23 panchine con la Nazionale con un bilancio complessivo di 11 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte. L'esordio in azzurro è arrivato il 9 settembre 2023 in casa della Macedonia del Nord, gara valida per le qualificazioni a Euro 2024. A Skopje finì 1-1 con il primo gol del nuovo corso segnato da Ciro Immobile. Poi le vittorie con Ucraina e Malta, seguita dalla prima sconfitta (il 17 ottobre) per 2-1 con l'Inghilterra. Con lo 0-0 in casa dell'Ucraina, gli azzurri hanno staccato il pass per l'Europeo, che si disputerà nell'estate del 2024 in Germania.
Proprio l'Europeo è stato il primo momento di difficoltà della gestione di Spalletti. Al difficile esordio con l'Albania, con gli azzurri vittoriosi 2-1 in rimonta dopo lo svantaggio subito dopo pochi secondi, seguono la sconfitta con la Spagna e il pareggio con la Croazia: decisivo il gol di Zaccagni, che ha spedito gli azzurri agli ottavi di finale con la Svizzera. Gara che, però, creerà le prime fratture all'interno del gruppo: una sconfitta netta per 2-0 con gli azzurri mai in gara. Una sconfitta che ha fatto rumore, sotto più punti di vista.
Nell'immediato day after, sia il presidente Federale Gravina che il Ct Spalletti avevano ribadito la volontà di non tirarsi indietro per il bene della Nazionale con l'idea di aprire un ciclo completamente nuovo. Scossa che sembrava aver avuto effetto nella sfida con la Francia, nella prima gara del girone di Nations League: una Nazionale con un nuovo abito tattico (la difesa a 3 tanto invocata dai tifosi) e con uno spirito completamente nuovo. La doppia vittoria con Israele, la vittoria e il pareggio con il Belgio portano gli azzurri a giocarsi il primo posto del girone nella sfida con la Francia, persa 3-1 in casa che manda Donnarumma e compagni al secondo posto. Ai quarti di finale arriva la Germania, che passerà il turno molto agevolmente, grazie soprattutto al primo tempo della gara di ritorno, chiuso sul risultato di 3-0.
Poi la sconfitta con la Norvegia, pietra tombale del percorso in Nazionale di Spalletti. Nell'immediato confronto con Gravina la decisione da parte del Presidente federale di esonerare il tecnico, che però sarà in panchina anche domani con la Moldova. Finisce, dunque, un'era, quella di Luciano Spalletti sulla panchina azzurra. Un'era piena di alti e bassi, decisioni difficili da prendere e, forse, mai vissuta con la serenità giusta dal Ct Azzurro. Una rivoluzione post mancata qualificazione al Mondiale 2022 che non ha mai sortito gli effetti desiderati. E sullo sfondo lo spettro di un terzo Mondiale senza la nazionale azzurra.