VERSO NAPOLI-CAGLIARI

Napoli, Spalletti: "Quello dei candidati allo scudetto è un condominio di 7 squadre"

"Viviamo il momento con totale equilibrio, ma non vogliamo nasconderci da niente"

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Il Napoli guarda tutti dall'alto in basso, ma Luciano Spalletti preferisce tenere i piedi per terra alla viglia della sfida contro il Cagliari. "Ci sentiamo avvolti da questo affetto della nostra città e dei nostri tifosi. Abbiamo però la consapevolezza che ci sono dei momenti in cui si possono fare più punti e altri meno. Noi la viviamo con totale equilibrio. Non vogliamo nasconderci da niente. Quello dei candidati alla prima posizione e' un condominio di sette squadre e vogliamo assumerci il peso dei nostri millesimali ma non vogliamo le quote degli altri, sono le stesse quote. Poi ci sono momenti dove si fa meglio e altri dove si fa peggio. E dobbiamo essere pronti a tutto", ha detto l'allenatore azzurro.

"Nei millesimi chi ne ha di più? Nei condomini se ne danno sempre di piu' agli altri. Serve l'amministratore. Li abbiamo tutti allo stesso modo, a meno che non si voglia ad uno o un altro dare più pressione. Tutti abbiamo le stesse caratteristiche. Noi abbiamo avuto la fortuna del club che s'e' organizzato lo stesso senza cedere, qualcuno e' partito come Hysaj, Bakayoko e Maksimovic, ma grosso modo è rimasta la stessa. Altre società hanno ricomprato, altri hanno speso tanto per mettere dentro elementi, questi specchi stridono quando ti arrampichi", ha aggiunto.

Sulla sua squadra: "Chi ha talento di solito si accontenta di quello, i nostri calciatori oltre al talento non si accontentano e ci mettono sopra lavoro, fatica, sudore, per essere resistenti anche al mostrare il talento ed è importantissimo. E' un complimento che voglio fare ai miei giocatori, si allenano sempre al massimo, si stimolano, sono 22 che si auto-alimentano, ed essendo di questa pasta qui il nemico spesso può essere la presunzione e viene cancellato automaticamente".

E ancora: "Sulla personalità qualcosa si tenta di dire, la figura dello psicologo esterno è un qualcosa che non mi piace tanto, è dentro al lavoro del tecnico. Dipende sempre dalla società che c'è dietro. Poi se hai tecnica la palla devi comunque strapparla per giocarla, devi mettere a fuoco le cose importanti e loro le riconoscono da soli".

Sui tanti marcatori in squadra: "Dieci marcatori diversi? Ho 62 anni e ne ho vissute di 2 o 3 situazioni. Sono giocatori di qualità, talento, poi se con questo talento vuoi creare anche una squadra diventa una roba tosta. E questi vogliono creare una squadra, coinvolgendo chi c'è fuori, abbracciandosi, per me è coinvolgente e bellissimo". "Così è facile fare l'allenatore, abbiamo un capitano che tutte le volte fa vedere qual è il modo di fare il capitano e stare nella squadra. Abbiamo il comandante Koulibaly che ti guarda con quegli occhi lì e mette tutto a posto con la sua presenza e sa anche parlare benissimo", ha ribadito. "Bisogna sempre migliorare e farsi trovare pronti nelle occasioni che posso capitare. In una partita ma anche in una intera stagione. L'essenziale è lavorare sempre in maniera corretta e prevedere cio' che ti sta arrivando addosso", le sue parole.

Complimenti ad Anguissa: "Quando mi hanno parlato di lui non lo conoscevo. Nel calcio inglese hanno tutti quella fisicita' lì, di venirti addosso con tutta la forza del contrasto. Quando mi sono informato su che ragazzo è, qualche dubbio si aveva, tutti ci hanno detto la stessa cosa e le qualità sono aumentate. E' un ragazzo splendido, davvero uno da gruppo Napoli, sembrava un ritorno per come si è inserito. Ragazzo semplice, gli puoi chiedere qualsiasi cosa ed esegue".  Su Manolas: "La reazione di Manolas alle tre panchine? Ha giocato un tempo e ha fatto vedere subito di essere nel contesto squadra e nell'atteggiamento".

Adesso, però, bisogna pensare al Cagliari: "Domani mi aspetto un Cagliari organizzato, perche' Mazzarri sa davvero organizzare le squadre, lo ha dimostrato già contro la Lazio. Quindi ci vorrà il massimo delle nostre potenzialità, le qualità individuali non bastano contro le squadre organizzate come quelle di Mazzarri". "Sappiamo - ha spiegato l'allenatore toscano - che dobbiamo crescere sempre, farci trovare pronti in una partita e nell'intera stagione, perche' potremo essere in difficolta' in futuro e dobbiamo saper annusare quello che ti sta arrivando addosso". Spalletti ha risposto anche a chi gli ricordava la sua stretta di mano al vetriolo a Mazzarri tre anni fa dopo una vittoria del Torino contro la sua Inter:"Abitiamo a un chilometro di distanza, divisi da un ponte, ci conosciamo bene e quella stretta di mano era un gioco".

Rientreranno Mertens e Demme: "Dries è voglioso di essere nel gruppo, abbiamo fatto un controllo con il nostro medico e anche anche con il professore che lo ha operato alla spalla, lui vuole esserci e noi noi siamo felici che torni prima. Anche Demme sarà a disposizione del gruppo. Sta bene e puo' tornarci utile sin da subito".

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