L'ANALISI

Napoli, oltre ai numeri i segnali : può davvero essere l'anno dello scudetto

La squadra di Spalletti vola in fuga in testa alla classifica senza Kvaratskhelia e con numeri da record: ora gli azzurri sono grandi anche con le piccole

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10 vittorie di fila, 8 punti di vantaggio sulla seconda in classifica, nessuna sconfitta e il miglior attacco del campionato con 34 gol fatti, 5 rigoristi diversi e il record di gol segnati con giocatori subentrati dalla panchina nei maggiori cinque campionati europei (9). I numeri del Napoli di Luciano Spalletti sono impressionanti e basterebbero da soli ad indicare gli azzurri come i naturali favoriti per la corsa scudetto, ma dopo la gara del Maradona contro l'Empoli ci sono chiari segnali che questa per il Napoli possa davvero essere la stagione giusta. 

Per la seconda volta consecutiva il Napoli ha giocato senza Kvaratskhelia e ha portato a casa i tre punti e quelli conquistati contro l'Empoli (che l'anno scorso mise fine ai sogni tricolore degli azzurri con una clamorosa rimonta) forse sono ancora più importanti perché fin qui l'unica altra frenata casalinga nel percorso quasi netto degli azzurri era arrivata contro un'altra piccola, il Lecce, in una partita molto simile a quella di ieri in cui gli azzurri faticavano a sfondare. 

Poi è arrivato il rigore ("rigorino" come è stato definito da alcuni), ma Spalletti dopo la gara ha assicurato che il gol sarebbe arrivato comunque perché questa squadra ormai ha solo certezze e ha dimostrato ancora una volta di avere in panchina risorse di grande qualità: "Questo diventa la soluzione per tutto - ha spiegato il tecnico - Quest'alternanza diventa fondamentale. L'addizione delle qualità di 22 calciatori fa più dell'addizione delle qualità di 11 giocatori, non so più come dirvelo".

"Così vincono le squadre che vogliono i tre punti", ha ribadito il tecnico e a fargli eco anche Raspadori: "La mentalità su cui stiamo lavorando ci ha dato una mano. Vincere ti dà entusiasmo e voglia di lavorare. Stiamo resettando tutto dopo ogni partita, ripartiamo ogni volta e questo ci sta ripagando". Il Napoli che gioca benissimo e ha incantato anche l'Europa ha cambiato mentalità, ora è grande anche con le piccole, arriva alla sosta in testa e vola in fuga verso lo scudetto.

Certo, la lunga sosta Mondiale è una grossa incognita, ma Spalletti non la teme perché il Napoli manderà pochi giocatori in Qatar (probabilmente 5), gli altri avranno tempo per staccare un po' la spina e il tecnico ne avrà molto per lavorare con un gruppo quasi al completo e in un certo senso ripetere la preparazione di inizio anno che ha portato alla partenza sprint degli azzurri. "La strada è lunghissima e le insidie sono tantissime", ma anche questo potrebbe essere un altro segnale...

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