NAPOLI CAMPIONE

Napoli, i protagonisti dello scudetto rivivono la stagione: "La svolta con la Juve"

Simeone, Meret, Di Lorenzo, Mario Rui e Zielinski tutti concordi, la vittoria sui bianconeri è stata quella decisiva

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33 anni dopo l'ultima volta lo scudetto a Napoli è di nuovo realtà. Prima dell'ultima partita casalinga con la Sampdoria, quella della grande festa, i protagonisti del terzo tricolore azzurro hanno raccontato la straordinaria stagione degli uomini di Spalletti, che hanno chiuso il discorso col migliore attacco, la migliore difesa e diverse giornate di anticipo. "La svolta è stata la Juventus", praticamente tutti concordi i giocatori intervistati da Dazn per celebrare il tricolore, i cinque gol rifilati ai bianconeri sono stati un'iniezione di fiducia incredibile e poi, come sottolinea Meret, dopo il gol di Raspadori a Torino "abbiamo capito di non poter più perdere". 

Meret - "Kvaratskhelia è cresciuto col passare del tempo, sin dai primi allenamenti ogni volta riusciva a saltare l'uomo, a fare gol. E noi col passare del tempo ci siamo resi conto di che giocatore sia. La vittoria che ci ha fatto capire di non poter più perdere lo Scudetto è stata Juventus-Napoli col gol di Raspadori".

Simeone - "Da un mese prima della partita tutti a chiedermi biglietti. Appena sono entrato ho capito che era una partita speciale. Io dicevo ai ragazzi di continuare a segnare, perché non c'è maggior rispetto che continuare a giocare bene, per dimostrare loro che siamo i migliori a giocare a calcio. È stato bellissimo, bellissimo! Mi hanno fatto ricordare un concerto dei Coldplay, vedere le luci in tutto lo stadio è stato pazzesco".

Di Lorenzo - "È stata una vittoria che ha determinato tutto il campionato perché abbiamo tenuto a distanza la Juventus che poteva arrivare a -4. Dopo la sosta tutti aspettavano che noi facessimo un percorso deludente, invece c'è stata una sola sconfitta per poi reagire come all'inizio.A Napoli l'umore di tutta la città dipende dal nostro risultato, è una gran responsabilità".

Zielinski - "Quest'estate era una cosa nuova per tutti, anche per me, perché sono andati via giocatori fondamentali e sono arrivati dei calciatori all'inizio sconosciuti, per cui non era facile. E non era facile neanche dopo la sosta. Napoli-Juventus 5-1? Il racconto di quella partita può essere solo bellissimo".

Mario Rui - "Facevo fatica a parlare, l'ho dovuta guardare da solo, non riuscivo a trattenere l'ansia. Poi per com'è finita è stata una partita che mi ha riportato all'anno dei 91 punti di Sarri. Arrivammo secondi, ce lo giocammo fino in fondo, un paio di campionati sono andati così. Scudetto? Erano 33 anni che si aspettava questo momento, poter regalare lo scudetto ai tifosi è stata una delle cose più belle. Viene da chiederti 'Ma davvero è successo?'".

Osimhen - "Sono una delle persone più orgogliose di questa stagione. Mi sveglio ogni mattina soddisfatto. Quando vuoi qualcosa e finalmente la ottieni è diverso, ecco perché sono felice. Molte persone, all'inizio della stagione, davano il Napoli per sfavorito. Quando trionfi dal nulla è qualcosa di prestigioso e avverti tutto quello che è successo. Vuoi festeggiare sempre. A casa mia i tifosi fanno esplodere i fuochi d'artificio tutti i giorni, è incredibile...".

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