EUROPA LEAGUE

Napoli, Gattuso è una furia: “Chi ci rappresenta deve farsi rispettare”

Il tecnico si scaglia contro il Granada e la sua interpretazione della partita dopo l’eliminazione con gli spagnoli

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"Chi ci rappresenta deve farsi rispettare un po' di più”. Gennaro Gattuso è furioso dopo l’eliminazione dall’Europa League del Napoli per mano del Granada: “Abbiamo visto ciò che è accaduto anche negli ultimi giorni - ha detto il tecnico degli azzurri - se una squadra italiana si permette di fare quello che ha fatto oggi il Granada usciamo su tutti i giornali. Nel primo tempo abbiamo giocato 16-17 minuti effettivi di gioco, si fermavano ogni volta per 3 minuti, è inaccettabile”, ha aggiunto Gattuso facendo riferimento ai tanti torti arbitrali subiti dalle italiane in Champions.

“Se una squadra italiana si permette di interpretare una partita come fatto oggi dal Granada il giorno dopo veniamo massacrati su tutti i giornali mondiali", ha rimarcato il concetto l’allenatore del Napoli, che poi è passato all’analisi della gara del Maradona: "Nel primo tempo non è mancato nulla, abbiamo preso un gol assurdo anche oggi, tre contro uno in area e abbiamo preso gol. Poi non ricordo più altre azioni. È così, dobbiamo essere orgogliosi di quanto fatto e rammaricati perché anche con dieci giocatori nelle due partite abbiamo dimostrato di avere qualcosa in più di loro".

Poi si passa ai singoli: "Mertens l'ho visto molto meglio delle altre volte in cui è entrato. Gli fa meno male la caviglia, la corsa è più fluida. Oggi abbiamo esagerato perché volevamo ribaltarla. Sapevamo che aveva 10-15', a livello di condizione non è al massimo, ma volevamo ribaltarla. Ghoulam può essere il rinforzo per il finale di stagione? "Se gioca in questo modo... Oggi ha messo grandissima qualità, grande impegno. Può darci una mano. In questo momento abbiamo bisogno di tutti".

Ora resta soltanto il campionato: "La squadra deve stare tranquilla. Qua la gente deve rompere le scatole al sottoscritto, i giocatori vanno lasciati tranquilli. Le scelte di giocare a tre o a quattro le faccio io, sono il primo responsabile. È una maglia pesante, i calciatori già si stanno giocando qualcosa di importante. Lavorare sarà importante per noi, è da mesi che non lo facciamo. Bisogna stare tranquilli e dare qualcosina in più tutti quanti, ma il responsabile sono io. Loro devono pensare a dare il meglio e a mettersi a disposizione".

La Champions è ancora possibile? "Se non ci deprimiamo sì. Mancano ancora 16 partite e una da recuperare (il 17 marzo, ndr), ci sono tanti punti a disposizione. Dobbiamo guardare avanti e riuscire a diventare la squadra che sa quello che deve fare e quello che vuole. Stiamo sbagliando troppi concetti, però ci sta se vuoi partire dal basso e giocare di reparto e non puoi lavorarci ogni giorno. Qualcosina per strada puoi lasciarlo".

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