PICCOLO ALLARME

Napoli, così non va: il gioco c'è, foga agonistica e difesa ancora no

Contro il Cagliari è arrivata la seconda sconfitta in campionato, per Ancelotti serve un cambio di rotta

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Il campionato del Napoli, quello della svolta per la lotta scudetto, è iniziato con due sconfitte nelle prime cinque partite di campionato. Dopo quella rimediata in maniera rocambolesca in casa della Juventus è arrivata quella ben meno prevedibile in casa contro il Cagliari, una partita da vincere senza se e senza ma in una corsa per il vertice della classifica. Eh ma la sfortuna; eh ma i pali; eh ma trenta tiri. Nessuna scusante per il Napoli di Ancelotti che sì, ha fatto la partita contro i sardi sfoderando 30 conclusioni infrangendosi sulle parate di Olsen e i pali di Mertens, ma allo stesso tempo non ha saputo blindare ancora una volta la propria porta.

A sette giorni dal trionfo in Champions League contro il Liverpool campione d'Europa, gli azzurri sono caduti davanti al proprio pubblico sotto l'unico tiro nello specchio della porta del Cagliari. Ma non è stato un caso: anche nella scorsa stagione Maran era riuscito a incartare il gioco di Ancelotti in qualche modo al San Paolo, soprattutto nel primo tempo, limitando a una le conclusioni di Mertens e compagni. Questione, chissà, anche di una certa foga agonistica che a tratti è sembrata venire meno.

Contro i sardi il turnover massiccio con otto cambi rispetto alla formazione iniziale di Lecce non ha portato i frutti sperati e di certo non ha aiutato. La coppia Lozano-Mertens ha faticato nel primo tempo a trovare spazi e il gioco in mezzo al campo senza Fabian Ruiz è stato meno fluido del solito. Un limite strutturale se vogliamo, anche se il tempo dei processi è lontano. Certo iniziare con due sconfitte nelle prime cinque giornate non è da ritmo tricolore, soprattutto vedendo l'Inter vincere ogni partita e la Juventus vincere senza - a tratti almeno - convincere.

Ancelotti avrà il suo bel da fare, ma lo schiaffo ricevuto in pieno volto da Castro potrebbe essere ricordato a fine stagione come un punto chiave della stagione, nel bene o nel male. Il Napoli deve imparare dai propri errori, evitando di regalare porzioni di gara all'avversario e cercando una solidità difensiva che i nove gol subiti dimostrano essere ancora lontana dagli standard di chi lotta per il vertice. Il tempo è dalla parte di Ancelotti, ma quello dei regali è finito. Serve un cambio di marcia immediato, prima che sia troppo tardi.

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