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VERSO MILAN-NAPOLI

Napoli, Spalletti: "Siamo in 16/17 ma non ci nascondiamo dietro gli infortuni"

Il tecnico del Napoli prima della sfida col Milan: "Nella vita gli ostacoli vanno superati"

18 Dic 2021 - 14:50

Un big match... coi cerotti. Per il Napoli ancora tanti infortunati, tanti assenti: problemi che hanno caratterizzato le ultime uscite degli azzurri e che rischiano di condizionare anche la partita di domenica sera a San Siro contro il Milan. Ma Spalletti, alla vigilia, non vuole accampare scuse: "Ci sono dei momenti nel calcio e nella vita in cui ti trovi di fronte degli ostacoli, tanto grandi che non può aggirarli ma devi andarci contro, passarci attraverso per raggiungere gli obiettivi che ti sei proposto. Non si ragiona su chi non c'è e che avrebbe potuto darci una mano, si ragiona su chi c'è, su chi siamo: è così che affrontiamo la partita con il Milan e andiamo a San Siro per vincere. Io non accetto il giochino degli infortuni e delle lamentale: in questi momenti c'è bisogno di esempi, in questi momenti bisogna correre, lavorare, metterci coraggio per trovare nuove soluzioni. Noi abbiamo una rosa di cui domani in sedici o diciassette sono a mia disposizione, sono sufficienti e con questi andiamo a giocarcela. Chi c'è mostrerà il proprio valore, abbiamo tutto il necessario per fare la nostra parte. Le nostre ambizioni sono alte e lavoriamo per mantenere fede a queste ambizioni: a volte ci sono difficoltà che non dipendono da noi, ci sono episodi a sfavore ma dobbiamo vestire questa maglia con onore e onorarla".

A San Siro Spalletti potrà intanto tornare a sedersi in panchina dopo la squalifica e guidare i suoi ragazzi dal campo: "So bene che ho creato problemi ai giocatori facendomi espellere" ha precisato il tecnico del Napoli. "Io non posso fare a meno di loro, quando manca qualcuno sono in difficoltà e a disagio, li voglio tutti vicini, e so quanto è importante la presenza di ognuno. Io non ho fatto la cosa giusta e ho penalizzato la squadra in queste due partite e la responsabilità delle due sconfitte è mia e non succederà più perché sono stato male a vederla da fuori". Mea culpa sincero, quello di Spalletti. Pronto ad aprirsi di fronte ai cronisti a patto che non si parli di mercato. Così infatti avviene quando il discorso cade su Manolas tornato in Grecia e un difesa ridotta numericamente ai minimi. Anche se una richiesta alla società, tra le righe, esce abbastanza chiaramente: "La storia di Manolas riguarda il rapporto tra lui e la società, è con quelli che ci sono che possiamo ambire a vincere la partita, io quindi di Manolas non ne parlo. Averlo visto felice alla presentazione dell'Olympiacos mi ha fatto piacere per lui, per il resto noi abbiamo delle necessità per le insidie che ti possono accadere. Le osservazioni che fate voi figuriamoci se non le facciamo noi, ora il mercato è chiuso ed il gruppo a disposizione per ora è questo. A me la rosa piace in tutti i petali ma se la asciughi qualcosa manca e va ricomposta". Tra gli assenti di domani, oltre a Mario Rui, Fabian, Osimhen e Koulibaly, c'è anche Insigne che non sta vivendo un momento particolarmente facile: "Solo un allenatore che ha perso il senno potrebbe rinunciare ad uno con le sue qualità, lui è un buon capitano, un calciatore che ha un cuore".

Intanto però c'è da ragionare sul Milan, una squadra che nelle ultime settimane ha mostrato qualche titubanza: "Mi aspetto la squadra che ho visto in questi due anni, col lavoro fatto da Pioli, con un modo di stare in campo chiaro così come le scelte dei singoli campioni che ha a disposizione. Io non voglio giocare contro squadre in difficoltà, ma contro squadre forti, perché il Napoli è una squadra che può giocare contro squadre forti, non ho bisogno di peggiorare gli altri per esibire la mia forza. Noi domani dobbiamo giocare da squadra forte, viva, il Vesuvio non deve essere una cartolina ma dobbiamo averlo dentro di noi per fare quello di cui abbiamo bisogno".

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