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Monza, Galliani: "Van Basten per me è come la Madonna"

L'ad del Monza sull'ex Milan: "Quando lo vedo ancora mi inginocchio, se non si fosse ritirato a 28 anni avrebbe gli stessi Palloni d'Oro di Messi o Ronaldo"

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Mentre il Monza di Adriano Galliani si gode il passaggio agli ottavi di finale di Coppa Italia, dove a gennaio incontrerà la Juventus, l'ad del club brianzolo si prepara alla sfida di sabato contro in campionato contro il Milan rivivendo alcuni momenti indimenticabili del suo passato rossonero: "Il Milan ha avuto otto Palloni d’Oro, ma nel mio cuore resta in maniera indelebile Marco Van Basten. Ha vinto solo tre Palloni D’oro perché ha smesso di giocare a 28 anni, ma io penso che se avesse continuato ne avrebbe vinti lo stesso numero di Messi o Cristiano Ronaldo".

L'olandese conquistò il prestigioso trofeo nel 1988, 1989 e 1992, per poi appendere le scarpette al chiodo nel 1995, dopo due anni di totale inattività a causa dei problemi alla caviglia: "È l’unico giocatore per cui, quando lo vedo, mi inginocchio ancora - ha spiegato Galliani -. Lui ride, ma io gli dico che per me è come la Madonna! Per me è il giocatore più forte tra tutti i giocatori che sono passati al Milan e al Monza".

L'intervista a Dazn è stata l'occasione per parlare anche del presente e dei risultati ottenuti fin qui dal club brianzolo: "Il Monza è la squadra del mio cuore e della mia città, la squadra che tifo da quando avevo cinque anni. Questo è il sogno della mia vita: che sia in serie D, C, B o A non cambia nulla nella mia passione. La vittoria della Serie C mi ha dato la stessa gioia della vittoria della Serie B. La Serie A è qualcosa di incredibile, ma la mia passione prescinde dal campionato di appartenenza. Quando vedo che Milan, Monza, Napoli – in ordine alfabetico – sono nella stesso campionato, ancora non ci credo. È il sogno di tutta una vita che si è realizzato".

Infine una riflessione sul mercato e su quel suo soprannome, il Condor, che lo accompagna da tempo: "Con il tempo ho capito che se vuoi vendere, allora devi vendere a inizio mercato; se vuoi comprare, invece devi comprare nelle ultime ore di mercato. Una cosa comune che hanno tutte le società d’Europa è avere più giocatori di quanti ne abbiano bisogno. Tutti abbiamo giocatori in esubero. Un’ora prima della chiusura riesci quindi a portare a casa giocatori che non saresti mai riuscito ad avere prima".

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