LA PRESENTAZIONE

Milan, Rebic: "Sì, sono un osso. E qui diventerò ancora più bravo"

Il croato: "Ora sono un giocatore maturo rispetto alla mia prima esperienza in Italia e sono pronto per andare in campo"

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La Serie A la conosce già. Ante Rebic la ritrova dopo tre anni passati in Germania, durante i quali è decisamente maturato. A Verona era una riserva, all'Eintracht un perno fisso, così come nella Croazia vice-campione del mondo. Al Milan arriva un giocatore "cattivo", che farà a spallate per convincere Giampaolo a schierarlo presto titolare.

"Sì, all'Eintracht mi sono sentito un osso - rivela rifacendosi alla definizione usata per lui da Marco van Basten -. E poi anche in nazionale ho avuto buoni risultati. La prima volta che sono venuto in Italia ero giovane, dopo la mia esperienza a Francoforte sono cresciuto e sono pronto per giocare qui, gli ultimi allenatori mi hanno aiutato molto a crescere. Ora sono maturo e vista la concorrenza mi aspetto di diventare ancora più bravo. Sono uno combattivo, mi sento pronto, ho giocato anche in nazionale, poi dipende dalle scelte del tecnico".

La sua conferenza stampa di presentazione era cominciata in italiano. "Essere qui è un sogno per me - ha spiegato Rebic -. Ho fatto qualche allenamento con la squadra e spero che faremo una bella stagione". Poi ha continuato in croato: "Il giorno del derby compio 26 anni e mi auguro che il Milan vinca. Non so come sarà la mia prestazione, ma spero nel successo della squadra. L'Inter? Io non ne so nulla, al massimo hanno contattato il mio manager. Quando si è fatto avanti il Milan, io non ho avuto dubbi, ho parlato anche con mio padre che mi ha consigliato di venire qui. Il 18? Volevo il 4, ma era occupato e così ho preso il 18 che uso anche in nazionale. Boban? Sapevo già molto del Milan e della sua storia, con lui ci siamo detti solo che dovevo farmi trovare pronto per questa stagione. Mi ha dato qualche dritta".

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