VERSO LECCE-MILAN

Milan, Pioli: "In quaranta giorni ci giochiamo tutto"

"Abbiamo dodici partite per raggiungere un posto in Europa. Ibra migliora"

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È carico Stefano Pioli in vista della ripresa della Serie A contro il Lecce. "Se il campionato non fosse stato ripreso la nostra sarebbe stata una stagione di rimpianti, ma ora invece abbiamo 12 partite per raggiungere l’Europa - ha spiegato il tecnico del Milan - Dobbiamo rincorrere e dobbiamo farlo bene e prima possibile, domani riprendere con una vittoria sarà molto importante perché in 40 giorni ci giochiamo tutto". "Il mio futuro? Come quello di tutti i tecnici dipenderà da questo finale di stagione", ha aggiunto. 

"Le somme vanno tirare alla fine, ma i punti che si conquistano sono quelli meritati - ha proseguito Pioli - Noi per le prestazioni tecniche e tattiche avremmo meritato risultati diversi come col Lecce all'andata e a Firenze. Ma evidentemente siamo mancati sulla determinazione e sull'attenzione. Se non si vince, nel calcio si impara. E spero che questa squadra abbia imparato per fare un finale di stagione diverso". 

"Giocare a porte chiuse influisce su tutti. Il calcio è con i tifosi. Significano entusiasmo, passione e adrenalina che ora dobbiamo trovare dentro di noi - ha continuato - Sarà un altro campionato, è inevitabile. Un calendario così non c'è mai stato. Senza tifosi, con tante partite in poco tempo e dopo oltre tre mesi di inattività". "Puntavamo sulla Coppa Italia ed è stato un dispiacere uscire, anche se siamo usciti a testa alta - ha proseguito il tecnico rossonero -. Siamo concentrati e motivati. Giochiamo nel Milan, siamo in un club prestigioso e abbiamo il piacere e il dovere di dare tutto fino alla fine. Ho visto una squadra concentrata e determinata". 

Quanto invece alle voci e alle incertezze sul futuro, Pioli non ha dubbi. "Non è difficile isolarsi. Siamo dei professionisti, siamo abituati a lavorare in mezzo a tante indiscrezioni - ha spiegato - Non possiamo farci distrarre da nulla. Poi quello che ci riserva il futuro non lo sappiamo. Non deve essere una priorità per nessuno. Abbiamo un obiettivo da raggiungere. Dobbiamo dimostrare di non meritare la posizione di classifica in cui siamo adesso. Dobbiamo finire bene questo campionato". "Il futuro di tutti i mister passa dai prossimi 40 giorni. Ci sono 12 gare da giocare - ha aggiunto - Viviamo di prestazioni e risultati. Anche io mi giocherò il futuro in queste gare ed è giusto che stia così".

"Oggi non siamo in Europa. Ci sono ancora 36 punti in palio. Sarebbe un peccato terminare la stagione in questa posizione e non dobbiamo permettere che succeda - ha proseguito - Non abbiamo un calendario facile, ma possiamo giocarcela alla pari anche con gli avversari che ci stanno davanti. Abbiamo qualità, temperamento e volontà. Dobbiamo tirare dritto e la gara col Lecce è molto importante".

Poi il punto sugli infortunati. "Ibra sta meglio, ma avrà un altro controllo la prossima settimana. Sta lavorando a parte, ma non so quando potrà rientrare. Sta lavorando con impegno e dedizione - ha spiegato Pioli - Per Musacchio la stagione è purtroppo terminata. Ha convissuto per tanto tempo con un problema che non era più possibile gestire. Duarte dovrebbe essere disponibile per la gara con la Roma". 

Infine qualche considerazione su Leao, Colombo e Maldini: "Voglio sicuramente di più da Leao. Deve essere più consapevole delle sue potenzialità e di cosa deve fare - ha detto Pioli - Colombo e Daniel Maldini hanno grandi qualità, potenzialità e sono giovani di prospettiva da Milan. Ovviamente devono crescere, ma ci sono buone caratteristiche su cui lavorare".

Chiusura infine sulla compattezza tra squadra e proprietà: "La presenza della società a Milanello non è mai mancata. Maldini e Massara sono stati sempre vicini alla squadra. Gazidis è sempre stato poco presente a Milano perché ha altre mansioni, poi certo che la sua presenza non può che far piacere". 

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