Milan, la classifica non mente: Gattuso ringhia con le rivali Champions

Battuta la Lazio, i rossoneri hanno gli scontri diretti favorevoli con tutte le avversarie per il quarto posto. Così Atalanta, Roma e Lazio hanno una sola possibilità...

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Ai piedi dell'ultima salita, fatta di sei partite dure dure e di un prevedibile arrivo in volata, la classifica del Milan dice tutta la verità possibile. I numeri non fanno una piega: sei scontri diretti contro le prime tre in classifica - Juve, Napoli e Inter - e un misero punticino raccolto; altrettante gare con le dirette concorrenti per il quarto posto - Atalanta, Roma e Lazio - e la bellezza di 12 punti che sono, soprattutto, la certezza di essere davanti a tutti negli scontri diretti. Si badi bene, non è un dettaglio. In sei giornate può succedere di tutto, ma che con quattro squadre così vicine si possa arrivare a pari punti sul gong non è affatto impossibile. Tutt'altro. E allora, guardandola con gli occhi di Gattuso, il successo contro la Lazio, che già valeva doppio, assume un'importanza ancora maggiore.

Resta il fatto che il margine di errore da qui alla fine sia ridottissimo. Ipotizzare una quota Champions, molto di moda in queste settimane, è esercizio utile come un costume sul Nanga Parbat, ma che il quarto posto si aggirerà tra un minimo di 67 punti e un massimo di 70 (molto difficile) è abbastanza evidente. Il che, tradotto in altre parole, significa che con 15 punti nelle prossime sei gare il Milan diventerebbe pressoché irraggiungibile dalla concorrenza. Ci sono quei punti nel calendario dei rossoneri? Potrebbero, ma sono tutti da sudare, a partire dalla trasferta di settimana prossima a Parma, primo appuntamento cruciale di un mese e mezzo da vivere in apnea.

Ma il calendario, si diceva. Eccolo: Parma fuori, Torino fuori, Bologna in casa, Fiorentina fuori, Frosinone in casa e Spal fuori. Di queste tappe, tre sono senza alternativa, nel senso che vanno vinte assolutamente le due gare casalinghe (tra l'altro il Frosinone potrebbe arrivare a San Siro già retrocesso) e bisogna tornare con tre punti da Ferrara dove la Spal potrebbe affrontare i rossoneri con la salvezza già abbondantemente in tasca. Le altre trasferte sono ad alto rischio, con il Torino in piena corsa per l'Europa, la Fiorentina dell'ex Montella a caccia di rivincite (nel caso specifico ri-vincita dopo il successo dell'andata al Meazza) e il Parma ancora alle prese con le ultime fatiche salvezza.

Sia chiaro, non che le dirette avversarie per il quarto posto stiano molto meglio: la Roma è attesa settimana prossima dalla trasferta in casa dell'Inter, deve ancora giocare con la Juve e deve andare a Marassi contro il Genoa; l'Atalanta ha Napoli, Lazio e Juve tutte fuori casa; la Lazio, attardata, ha Samp e Torino fuori e Atalanta in casa. Insomma, a ciascuno le proprie grane da risolvere, compresa quella, per tornare all'inizio, di dover passare davanti al Milan. Perché non c'è alternativa, in questo Gattuso ha scavato un solco che potrebbe essere decisivo: per andare in Champions bisogna fare più punti dei rossoneri. Arrivare pari è arrivare dietro. Per tutti.

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