CONTI IN SALVO

Milan, Elliott ha previsto la crisi salvando così i conti del trimestre

Ecco come il fondo di Singer si è mosso prevedendo la crisi causata dal coronavirus

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In tempi di crisi da pandemia c'è chi si è mosso in anticipo, prevedendo le ricadute economico-finanziarie causate dal lockdown per il diffondersi del coronavirus, e ha di conseguenza "protetto" i propri conti. E' questo il caso, come scrive il Sole 24 ore, del fondo Elliott, azionista di controllo del Milan. Già all'inizio di febbraio, quando ancora in Europa e negli Stati Uniti l'emergenza era solo paventata come ipotesi possibile ma non reale, il fondatore del Fondo Paul Singer aveva "ordinato" ai suoi 473 collaboratori sparsi tra New York, Londra, Hong Kong e Tokio di far approvvigionamenti di acqua, cibo e medicine onde poi evitare i luoghi pubblici e di attrezzarsi per non uscire di casa per almeno un mese perchè il virus era già in circolazione tra soggetti asintomatici.

Misure di contenimento - come riporta il quotidiano finanziario - che hanno permesso al fondo Elliott International di chiudere il trimestre ancora con un risultato positivo del 2,2%, Elliott Associates dell’1,6%: "Risultati che si confrontano con il -33% riportato dai fondi attivisti nel trimestre al 31 marzo (-25% a nell’ ultimo mese) e del -8% per la generalità degli hedge fund (con una performance negativa intorno al 6% a marzo), come evidenziato dagli indici Hfr (Hedge fund research)". E le previsioni di Singer, va da sè, non sono positive neppure per l'immediato futuro: ai clienti ha scritto di aspettarsi una correzione dei mercati superiore al 50% rispetto ai massimi di febbraio.

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